La crosta lattea è una forma di dermatite seborroica che interessa, come dice il nome stesso, la pelle del lattante.
Non c’è alcuna correlazione tra la crosta lattea e l’allattamento materno.
La zona più coinvolta e il cuoio capelluto del bebè, dove compaiono tante squamette untuose di colore giallastro.
Queste proliferano e aderiscono tra di loro: la testa del bimbo appare dunque come ricoperta da una crosta che impedisce la corretta traspirazione della pelle per questo si tende a rimuoverla.
L’irritazione spesso interessa anche le sopracciglia, la fronte, il mento, i lati del naso. Solo in alcuni casi, si estende alla zona del pannolino.
Colpisce il 3-4% dei bambini e fa la sua comparsa a circa 30-40 giorni dalla nascita ed è destinata a scomparire spontaneamente entro il 3°-4° mese di vita senza lasciar alcuna traccia.
Se dopo questo periodo la pelle del piccolo è ancora soggetta ad arrossamenti diffusi, tende a desquamarsi, e l’irritazione è accompagnata da un intenso prurito, occorre consultare il pediatra. Non si è infatti di fronte a un protrarsi della dermatite seborroica (crosta lattea), bensì a una probabile manifestazione di dermatite atopica, inoltre i casi con manifestazioni più estese e intense vanno valutati dal pediatra che potrà prescrivere shampoo, olio e creme a base di alludekina, una sostanza che esercita un’azione emolliente sulla pelle irritata.
Va comunque tenuto presente che le cure possono soltanto alleviare i sintomi e prevenire eventuali complicazioni, in quanto il disturbo.
In questi casi è bene:
- ammorbidire l’area della crosta lattea ungendola con un olio di quelli per i bambini come l’olio di mandorle dolci, di oliva o di calendula. Possibilmente lasciarlo per un paio d’ore sulla cute prima di rimuovere con un bagnetto.
- fare un bagnetto al piccolo lavando bene il cuoio capelluto e bagnando la testa in modo che renda ancora più soffice la crosta.
- Dopo il lavaggio, con una leggera frizione eseguita con una garza imbevuta di tali oli e successivamente, se il piccolo ha molti capelli, con un apposito pettinino a denti fitti che potrete trovare qui, rimuovere le croste adagio e con delicatezza.
Non bisogna ‘grattare’ le crosticine con il pettinino o con le dita, perché la cute potrebbe irritarsi e peggiorare la situazione.
Il disturbo viene aggravato dall’acqua e dai saponi che asportano la piccola quantità di film idrolipidico presente sulla cute, quindi attenzione ai prodotti da utilizzare consiglio amido di riso e nient’altro, o tuttalpiù arricchito con qualche goccia di olio vegetale.
Da acquistare: Amido di Riso per il bagnetto e Olio Vegetale (Ideale sarebbe olio di mandorle dolci bio), pettinino a maglia stretta, Garze o Cotone.
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