Come si cambia un pannolino e quanto spesso?

Questa sarà l’azione che ripeterai più spesso nella tua nuova vita da mamma, soprattutto se tuo marito non riesce a gestire, per vari motivi, questa incombenza.

Il famoso cambio pannolino, quando e quanto?

Questa è senz’altro la pratica che si svolge più spesso ed è inoltre la prima che ci si trova a dover affrontare.

Nei primi giorni dopo la nascita il bambino va generalmente cambiato e lavato molto spesso, in rapporto alla frequenza dei suoi bisogni poiché le feci, le urine, il sudore sono irritanti per la pelle e il loro contatto potrebbe essere dannoso e portare ad irritazioni.

Detto questo va seguita anche una regola del buon senso, se il bambino dorme e ha fatto la pipì non occorre svegliarlo.

Vi consiglio nei primissimi mesi di effettuare il cambio prima di farlo mangiare per un duplice motivo:

  • il primo per evitare spiacevoli reflussi
  • il secondo deriva dal fatto che il più delle volte si addormenterà subito dopo aver poppato,

È anche vero che spesso, soprattutto se allattati al seno, questi defecheranno dopo il pasto in tal caso sarà opportuno cambiarli anche dopo. Man mano che il bimbo crescerà, e rimarrà sveglio più a lungo, potrete slittare il cambio.

Come si cambia il Pannolino?

Le prime volte, cambiare il pannolino a un neonato può risultare un po’ difficoltoso. Niente paura! E’ tutto normale.

Prepara il fasciatoio. Devi avere tutto l’occorrente pronto a portata di mano, in modo da non dover abbandonare mai il bambino, soprattutto se sei da sola.

Il fasciatoio per comodità sarebbe meglio posizionarlo in bagno per agevolare la pratica ed evitare di andare in giro con un neonato nudo e urlante per la casa, soprattutto d’inverno.

Ma per chi non ha spazio in bagno come la sottoscritta non ci sono molte alternative, per questo vi consiglio di mettere una stufetta vicino al fasciatoio che lo terrà al caldo.

Ad ogni cambio il bambino dovrebbe essere lavato con acqua nel lavandino del bagno, tenendolo in braccio a pancia in giù e ben appoggiato sul braccio di sostegno, mentre viene deterso e risciacquato con l’altra mano.

Non è necessario che il piccolo stia a penzoloni, quando e se vorrà ,per sentirsi più comodo potrete fargli appoggiare i piedini al lavandino.

Verificate sempre prima che l’acqua corrente sia tiepida e dopodiché asciugate subito il piccolo,  l’umidità fa proliferare i germi.

Per quanto riguarda le bambine, per evitare che eventuali fonti d’infezione passino dall’ano alla vagina, sarà opportuno lavarle e asciugarle allargando le grandi labbra e procedendo dal davanti al dietro, per le mamme dovrebbe essere una prassi normale, niente di nuovo, occorre quindi solo avvisare i papà. Inoltre per quanto riguarda le bambine, nel corso delle prime settimane dopo la nascita, è bene sapere che possono essere frequenti delle secrezioni vaginali biancastre (conseguenza dell’effetto di ormoni materni ricevuti attraverso la placenta nel corso della gravidanza, ma nel volgere di 15-20 giorni esauriscono i loro effetti), ma non è assolutamente opportuno tentare di rimuoverle dall’interno.

Nei maschietti il prepuzio è spesso aderente al glande, ma nelle delicate manovre di detersione del pene non è opportuno cercare di scoprire del tutto il glande con manovre di stiramento verso il dietro del prepuzio inoltre in attesa del distacco del cordone ombelicale, il pene dovrebbe essere rivolto verso il basso, nel tentativo di evitare che, facendo la pipì, il piccolo lo bagni.

Infine quando si asciuga è bene fare attenzione alle pieghine dello scroto, dove possono rimanere residui di feci.

Detto ciò è ovvio che per occorre eliminare le feci prima del lavaggio.

Io mi sono attrezzata con delle salviette umidificate al 99.9% composte d’acqua e 0.1% estratti di frutta. Ve le consiglio perché essendo naturali anche in caso foste fuori casa non avreste problema di irritazioni o problema alcuno, le potete trovare qui. Inizialmente utilizzavo i quadrotti di cotone ma occorreva bagnarli (dovevo riempire una ciotola d’acqua da cambiare dopo ogni lavaggio, non essendo vicino al lavandino, alche a parità di prezzo ho preferito orientarmi sulle salviettine umide e i quadrotto rimasti li utilizzo per struccarmi).

Dopo averlo lavato occorre mettergli il pannolino:

Aprilo prima di fare tutte le altre operazioni così da evitare perdite di tempo.

Sollevagli le gambine con una mano e con l’altra infila sotto al culetto il pannolino pulito. Ora è meglio specificare che per evitare le eruzioni, non mi riferisco alla pipì, occorre scegliere un buon pannolino, della taglia giusta (quando cominciano a essere piccoli perdono e bisogna aumentare la taglia) e soprattutto chiuderli correttamente.

Quando la parte posteriore, quella con gli elastici, sarà all’altezza dei reni circa, adagiate giù le gambine.

Inizialmente il cambio cercherete di praticarlo nel minor tempo possibile e non farete caso alle linee che delimitano i bordi delle gambine, ecco quando andate a coprirlo con la parte superiore dovrete fare in modo che quelle linee aderiscano bene all’inguine così da evitare le fuoriuscite.

Infine fissatelo con gli adesivi sul davanti, ne troppo stretto ne troppo largo.

Ricordate che inizialmente il pannolino dovrà essere risvoltato per non coprire il cordone e farlo respirare.

 

Ecco alcuni problemi del Cambio pannolino

Di fronte a banali arrossamenti del sederino è spesso sufficiente, cambiare con più frequenza il pannolino e se le condizioni ambientali lo consentono, detergere e asciugare delicatamente la parte e lasciarla esposta alla circolazione d’aria attraverso l’impiego di un pannolino applicato in modo ampio e molto largo, oppure ponendo per qualche ora il piccolo a pancia in giù adagiato su un telo cambio assorbente per raccogliere la pipì.

In ogni caso il pannolino non deve mai essere troppo aderente, ma di misura adatta e posizionato con gli adesivi davanti.

Se il piccolo si è scaricato più volte e ha una pelle molto sensibile, magari già irritata, si può pensare di proteggerla con un velo di crema all’ossido di zinco, ma diciamo che l’applicazione della crema è a necessità, non abituale.

Nel caso si presentasse invece una vera e propria dermatite da pannolino, che si mostra come un eritema o un arrossamento della pelle, talvolta anche leggermente gonfia e calda al tatto, che può estendersi anche su tutti i glutei.

Le cause possono essere molteplici:

  • Sfregamento ripetuto con il pannolino che appare maggiormente tra i 9 e i 12 mesi, quando stanno molto a lungo seduti;
  • irritazione dovuta al contatto con urina e feci e sudore più frequente in estate o successiva a episodi di diarrea;
  • allergia da contatto: in questo caso l’irritazione può dipendere da una reazione a detergenti, profumi, creme, materiali del pannolino o, in caso di pannolini lavabili, detersivi utilizzati per lavarli;
  • infezioni come la Candida;
  • variazioni nell’alimentazione. L’introduzione di nuovi cibi (per esempio durante lo svezzamento). In tal caso è utile sciacquare la pelle con acqua e bicarbonato o lavarlo con amido di riso e successivamente applicare una crema adeguata all’ossido di zinco pasta o pomate alla Calendula e Camomilla, in farmacia sapranno consigliarvi, se riuscite munitevi di foto sul cellulare così da far capire bene la situazione.

Nel caso anche con l’applicazione delle creme specifiche l’eritema non dovesse guarire entro un paio di giorni risulta indispensabile la visita del pediatra che dovrà valutare se vi è una possibile infezione e nel caso prescrivere una crema antimicotica.

Tutto quello che ti serve per fare il cambio pannolino

  • Ovviamente i Pannolini Qui potete leggere come scegliere i pannolini migliori;
  • Salviette Umide il più neutre possibile o quadrotti di cotone, io utilizzo le WaterWipes 99,9% acqua depurata, 0,1% di estratto di frutta;
  • Sapone Neutro essendo un po’ fissata per le cose naturali pertanto non sono andata sul sapone più economico ma su quello che mi hanno consigliato essere tra i più naturali Intimo Me di Fiocchi di Riso (Senza sodium lauryl sulfate, senza sodium laureth sulfate, senza profumi sintetici, senza coloranti). Utilizzo della linea Fiocchi di Riso anche lo shampoo, sono un po’ carucci ma risparmio sulla crema che non ho praticamente mai avuto bisogno di mettere. Questo prodotto è fondamentale nella “fase pannolino”, deterge con agenti schiumogeni naturali delicati, rispetta le mucose delle parti intime promuovendo il mantenimento di un pH acido protettivo e la fisiologica attività della flora vaginale prevenendo gli arrossamenti,
  • Crema a base di ossido di ossido di zinco da utilizzare in caso di necessità. Sinceramente non l’ho mai acquistata, mi hanno dato dei campioncini di Connettivina Baby e nei rari casi in cui, dopo dissenteria, la mia piccola ha avuto il sederino arrossato, ho utilizzato appunto questi campioncini che hanno risolto il problema. Per chi volesse andare sul tradizionale anche la Pasta per il Cambio della Mustela è ottima.

Per chi volesse acquistare marchi più conosciuti, mi hanno parlato molto bene della Mustela ed Euphidra, e dopo aver visto l’INCI posso dire che sono comunque un valida alternativa con un buon rapporto qualità, anche in termini di ingredienti/prezzo.

 

Come pulire e medicare il cordone ombelicale

Una delle prime operazioni delicate da fare al nostro bambino, è quella di pulire e medicare il cordone ombelicale.

Moltissime mamme mi hanno riferito di sentirsi a disagio a effettuare questa operazione, un po’ perché impressionabili, e per questo non c’è rimedio a parte il pensiero di aiutare il proprio piccolo, un po’ per paura di fargli male e su questo invece mi sento di tranquillizzarvi.

Non correte alcun rischio di arrecare dolore se procedete con cautela inoltre è un operazione più semplice di quanto si immagini.

Per medicare il moncone sono necessarie solo delle garze sterili da avvolgere attorno al moncone in modo che rimanga sempre ben asciutto, e una benda per bloccare il tutto da avvolgere alla vita del neonato, non serve nient’altro, utilizzare antibatterici o disinfettanti potrebbe rivelarsi addirittura controproducente e ritardare il distacco.

In commercio vendono Kit già così composti  che potrete trovare qui, ma nel caso si avessero già a casa delle comunissime garze si possono tagliare lungo la metà di un lato fino al centro, in questo modo si può infilare l’ombelico nel taglio della garza stessa.

La medicazione è da cambiare almeno 3 volte al giorno, e comunque ogni volta che viene accidentalmente bagnata, fino alla caduta. Fate attenzione quindi quando lo lavate o quando lo cambiate, la mia piccolina durante il cambio del pannolino lo ha bagnato diverse volte.

È possibile che alla base si formi un po’ di secrezione non vi preoccupate e procedete normalmente, solo qualora l’odore della secrezione non fosse buono, o se l’emanazione fosse tanta ci sarebbe la necessità di disinfettare la zona con gli stessi prodotti che si utilizzano dopo la caduta del cordone stesso cioè con Acqua Ossigenata o Eosina al 2%, sino alla completa guarigione, che di solito avviene entro una settimana.

Non preoccuparti se, caduto questo, l’ombelico è sporgente, rientrerà col tempo spontaneamente senza necessità particolari, ricordate invece che il mancato distacco del tralcio del cordone ombelicale, dopo 15-20 giorni, o la presenza d’infezioni ombelicali o peri-ombelicali richiedono l’intervento e le cure di personale sanitario specializzato.

Da acquistare: garze, bende e disinfettante.

Montata Lattea – Iper produzione del Latte Materno

Solitamente la maggior parte delle mamme si preoccupano di avere poco latte, lottano per averne qualche millilitro in più e invidiano coloro che hanno seni abbondanti e pieni. Purtroppo non sanno che, anche questo spesso, può essere causa di problemi. Si può incorrere in spiacevoli ingorghi o ancor peggio a mastiti.

Iperproduzione di latte

La montata lattea può essere davvero abbondante. E’ possibile avere una produzione eccessiva di latte per qualche settimana. Sino ad allora il  seno potrebbe essere spesso rigido e dolente, anche subito dopo le poppate, e potresti notare abbondanti perdite di latte.

La forza della eiezione potrebbe far tossire o rigettare il latte al bambino, che potrebbe vomitarlo appena viene mosso dopo la poppata. Il piccolo potrebbe soffrire anche di mal di pancia o fare popò a spruzzo, schiumose e verdognole.

Le possibili soluzioni sono molteplici:

1.Prova ad allattare con la schiena inclinata all’indietro. Questa posizione permette al bambino di controllare meglio il flusso di latte, e non sprecare neanche una goccia! Le coppe raccoglilatte sono adatte per essere indossate sotto al reggiseno e raccogliere il latte che fuoriesce ma non indossare coppe raccoglilatte per più di due-tre ore consecutive.  Estrai una piccola quantità di latte manualmente prima di ogni poppata per ridurre la forza del tuo riflesso di eiezione.

2.Allatta a richiesta. La produzione di latte si basa su un meccanismo di domanda e offerta: più il bimbo succhia e più latte viene prodotto. In questa fase però può accadere che il seno, se non viene drenato, cioè svuotato, adeguatamente e con una certa frequenza si ingorghi.

Quando si verifica un ingorgo mammario il seno appare gonfio, arrossato e duro. Per alleviare il disagio, la mamma potrà fare degli impacchi caldo-umidi e massaggiare delicatamente il seno e in particolare la zona dolente, così da sciogliere lentamente l’ingorgo.

La mastite è un’infiammazione, che può essere anche di origine batterica, e si manifesta con seno duro e dolente come per l’ingorgo ma si differenzia da questo perché vi è un rialzo della temperatura, che supera i 38.5°, ed è proprio questo l’elemento che permette di diagnosticare questo disturbo. Inoltre la mastite riguarda, in genere, un solo seno, dove possono comparire delle striature rosse, e il dolore è molto intenso. Per risolvere la situazione sono validi i suggerimenti dati per l’ingorgo: quindi impacchi caldo-umidi, massaggi e poppate frequenti per evitare il ristagno di latte. Per ridurre l’infiammazione è fondamentale che la mamma riposi, talvolta è necessario valutare l’opportunità di un trattamento antibiotico. Ricordiamo che un’eventuale terapia antibiotica non rappresenta un ostacolo al normale proseguimento delle poppate dato che, in questi casi, il principio attivo scelto sarà compatibile con l’allattamento al seno.

Se il tuo seno è troppo pieno o se il tuo bambino non succhia bene e non vuoi comprare e usare un tiralatte elettrico, nei primi giorni dopo il parto è più efficace utilizzare la spremitura manuale perché il colostro è presente in piccole quantità. Io consiglio comunque per chi non fosse pratica di questa manovra affittare un tiralatte in farmacia per le emergenze ed evitare il rischio di mastite.

3.La spremitura manuale stimola l’emissione del latte: mettiti comoda e rilassata e pensa al bambino o guardalo. Scalda il seno, massaggiandolo delicatamente. Rigira dolcemente i capezzoli tra le dita e il pollice. (Quando avrai familiarizzato con questa pratica, potresti non aver più bisogno di stimolare la fuoriuscita del latte). Palpa dolcemente il seno alla distanza di circa 4 cm dal capezzolo, fino ad identificare una parte di seno che sembra avere una consistenza diversa. Una volta trovato il punto metti il pollice e l’indice a C (il pollice sopra e l’indice sotto). Puoi sostenere il seno con le altre dita. Spingi delicatamente pollice e indice all’indietro verso la parete del torace. Quindi premi il pollice contro l’indice, comprimendo il seno. Rilascia la pressione e ripeti i movimenti più volte fino a che il latte inizia a fluire; potrebbero volerci alcuni minuti. Dopodiché, il latte potrebbe uscire a zampilli o a fiotti; quando la fuoriuscita di latte rallenta, ruota le dita intorno al bordo dell’areola, verso un’altra parte del seno e ripeti le stesse manovre. Quando la fuoriuscita di latte cessa, passa all’altro seno, allo stesso modo. Puoi passare più volte da un seno all’altro, se necessario; se il latte non esce, prova ad avvicinare o allontanare le dita dal capezzolo oppure prova un massaggio dolce.

Vuoi sapere come conservare il Latte materno?

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Hai poco latte? Qui trovi alcuni consigli su come aumentare la montata lattea

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Tutto sul latte artificiale – Quando e come utilizzarlo

Vorrei fare una premessa.

Questo consiglio ve lo do per esperienza personale: Acquistate tutto l’occorrente per preparare il latte artificiale già alla nascita del piccolo, non sono soldi buttati, più avanti in un modo o nell’altro vi tornerà sicuramente utile anche se allattate al seno, e tenete in casa sempre almeno un ciuccio.

Informatevi prima come si prepara il latte (lo trovate anche in questo articolo), imparate a sterilizzare e ad assemblare i biberon e comprate una confezione di scorta nel caso vi rendiate conto nel bel mezzo della notte che il bimbo non mangia a sufficienza perché non avete latte e piange disperato per la fame, vi garantisco che in quel momento non vorreste trovarvi a dover ancora leggere le istruzioni.

Quando mi è capitato non sapevo che fare e vi assicuro che calmare un bambino che ha fame quando non puoi dargli da mangiare è molto difficile, ricordo benissimo quel giorno, credo fosse il 4° o 5° dal rientro a casa, fino ad allora era sempre stata molto tranquilla, un angioletto ma quella sera è stata un incubo.

A parte che mi ci è voluto un po’ per capire che aveva fame avendole dato il seno poco prima, credevo fossero coliche, solo il pediatra mi ha illuminato dicendomi che la sera il seno produce meno latte e quindi era possibile che non mi uscisse più nulla.

Sono andata nel panico, inoltre il pianto ininterrotto a cui non ero ancora abituata mi faceva impazzire, ero sola, insomma un inferno finché non è tornato mio marito dalla farmacia di turno con il latte e credetemi se fosse arrivato con un diamante non sarei stata così contenta come per il latte.

Quando e come utilizzare artificiale

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’allattamento materno esclusivo per i primi sei mesi di vita e consiglia di mantenerlo, pur introducendo per gradi altri alimenti, fino almeno a tutto il primo anno.

Ci sono rari casi però, in cui allattare non è possibile o bisogna integrare il latte materno con quello artificiale: che è poi latte di mucca, trattato per diventare il più simile possibile a quello della mamma.

Ma non illudiamoci: non diventerà mai davvero uguale.

Nei casi in cui il calo ponderale fisiologico supera il 10% o se all’arrivo della montata il lattante non si è ancora attaccato correttamente, o se la crescita non risulta adeguata è probabile che il vostro pediatra consigli di dare un aggiunta di latte artificiale.

Se l’aggiunta viene somministrata ad ogni poppata, non si saprà effettivamente quanto mangia il neonato, quindi questo metodo non è consigliato in caso di prematuri o neonati con peso molto basso.

Una seconda possibilità è quella di tirarsi il latte con un tiralatte, continuando comunque ad attaccare il bimbo al seno per stimolare la montata. In tal caso sarà opportuno alternare il latte materno (al raggiungimento della dose necessaria) a quello artificiale.

Quando l’allattamento al seno non è possibile, va usato latte in polvere almeno fino ai 6 mesi di età del bambino (Formula 1). Successivamente è preferibile continuare con un latte di “proseguimento” (Formula 2), liquido o in polvere, per tutto il primo anno di vita.  In caso di bambini con esigenze particolari si possono scegliere le formule speciali (ad esempio formula 0 per bambini prematuri).

Uno schema classico prevede come numero dei pasti, fino al terzo mese del bebè 6 pasti  che orientativamente possono coincidere con 6 -9.30 – 13 – 16.3 – 20 – 23.30;

intorno al quarto mese si passa a 5 pasti: 6 -10 -14 -18 -22;

solitamente all’inizio del quinto si passa ai 4 pasti: 7.30 – 11.30 – 16.00 – 20.00

e al 6 si ridurranno a 2 con l’inizio dello svezzamento.

Indicativamente le dosi da seguire sono quelle sulle confezioni di latte ma per chiarire meglio riporto la tabella dell’ospedale per il primo mese:

 

ml per pasto 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120
Giorni di vita 3 4 5 6 7 8 9 10 15 20 30

 

Il fabbisogno è calcolabile con la seguente formula: q=(160 x p) /n

Dove q è la quantità di latte per pasto, espressa in ml, p è il peso del bambino in kg e n il numero dei pasti giornalieri. 160deriva dal fabbisogno calorico del bambino in riferimento calorico del latte, in ogni caso se il bambino dovesse essere affamato non superare q=(200 x p) /n.

Dopo la poppata è consigliare tenere il neonato in posizione eretta per circa 15-20 minuti.

Preparazione del latte artificiale

Vi riporto le istruzioni corrette per la preparazione del latte artificiale in polvere e successivamente vi dirò il mio metodo per prepararlo nel più breve tempo possibile. Ovviamente se utilizzate il latte artificiale liquido basterà scaldarlo o con lo scaldabiberon o a bagnomaria, prestando attenzione a non metterlo in acqua a temperatura maggiore di 70°.

Anzitutto bisogna ricordarsi che occorre preparare una singola poppata per volta ed eventualmente eliminare il contenuto se non è stato consumato entro due ore.

  • Lavarsi le mani con acqua e sapone e poi asciugarle.
  • Versare l’acqua in un contenitore ben pulito e portarla a bollore.
  • IMPORTANTE: aggiungere la polvere quando la temperatura dell’acqua è a 70 gradi; in pratica coprire il contenitore con un coperchio dopo l’ebollizione e attendere non più di 30 minuti. Questa temperatura uccide i batteri presenti nella polvere. Questo è il passo più importante nella preparazione del latte in polvere, perché non è garantito che il latte in polvere sia sterile
  • Mettere in un biberon sterilizzato la quantità di acqua necessaria per sciogliere la polvere.
  • Aggiungere l’esatta quantità di polvere indicata nella confezione; non bisogna mai aggiungere una quantità diversa (in più o in meno) da quella indicata.
  • Chiudere il biberon e agitare bene il contenuto.
  • Raffreddare rapidamente il latte mettendo il biberon in un recipiente con acqua molto fredda. I batteri si moltiplicano rapidamente tra 7 e 65 gradi. Più a lungo il latte si trova a questa temperatura, maggiore è il rischio di aumentarne il contenuto di batteri e quindi il rischio che il bambino possa contrarre un’infezione
  • Controllare la temperatura facendo cadere qualche goccia di latte sul dorso della mano e sentire che è tiepida.

Questo è quanto è scritto dietro le confezioni per la preparazione del latte. Ora io vi sfido quando avete fra le mani un bambino urlante perché ha fame, di far bollire l’acqua e attendere 30 minuti che arrivi a 70°. Le possibili soluzioni che ho trovato io sono le seguenti:

  • Acquista uno Scaldabiberon : porterà la temperatura dell’acqua alla temperatura corretta
  • Acquista un termometro da alimenti: potrete spegnere il gas prima del bollore al raggiungimento della temperatura corretta
  • Non badate alla temperatura dell’acqua e fate il latte quando l’acqua è bollente. Questo è il metodo che ho sempre utilizzato io, probabilmente alcune vitamine e minerali li perderà ma il metodo è a prova di pianto.

Io metto nel biberon in quest’ordine un po’ di acqua bollente, il latte in polvere e miscelo dopodichè aggiungo acqua a temperatura ambiente fino alla dose corretta.

Per scaldare l’acqua (parlo dell’acqua non del latte) utilizzo il microonde, invece quando uscivo o  faceva la poppata notturna,  la sera riempivo il termos così di notte non dovevo scaldare neanche l’acqua. Se è pieno e ben chiuso, l’acqua manterrà una temperatura superiore ai 70 gradi per diverse ore. Il Termos da viaggio deve essere lavato accuratamente e risciacquato con acqua bollita prima di riempirlo.

Fate attenzione che ogni misurino di latte fa aumentare la quantità di latte nel biberon di 3ml

( es. 7 misurini sono circa ml in piu’rispetto alla dose)

 

Età Misurini Acqua Latte TOT Numero Biberon
1-2 Settimane 2 60 ml 70 ml 6-7
3-4 Settimane 3 90 ml 100 ml 6-7
2° Mese 4 120 ml 130 ml 5-6
3° Mese 5 150 ml 170 ml 4-5
4° Mese 6 180 ml 200 ml 4-5
5° Mese 7 210 ml 230 ml 3-4
6° Mese 7 230 ml 230 ml 2-3

La scelta del latte artificiale

Ho scritto una serie di consigli utili per la scelta del latte aritficiale, rispariamiando (anche non poco) senza rinunciare alla qualità e alla sicurezza. Trovi tutto nel post “La scelta del latte artificiale”

Tutto quello che serve per la valigia dell’ospedale prima del parto

Buongiorno future mamme,

Se siete in cerca di informazioni utili per preparare l’occorrente per l’ospedale è perché volete essere pronte e non farvi mancare nulla, inoltre se state cercando sul web è perché vi state scontrando con uno dei primi problemi di disinformazione che si protenderà per tutto il tempo. Non vi aspettate di ricevere più informazioni dall’ospedale o dai pediatri o consultori…vi dico subito che come per il necessario dell’ospedale dovrete essere voi a cercare tutte le informazioni di cui avrete bisogno, di qualsiasi argomento concerne i bambini….io cerco proprio di dare un aiuto in questo quindi se seguirete i miei consigli non sarete colte dal panico di non sapere.

Ma torniamo a noi e alla valigia. Per prima cosa rivolgiti all’ospedale dove hai programmato di partorire e richiedi l’elenco degli articoli che dovrai portare. Io vi scrivo l’elenco che è stato dato a me, e sebbene il necessario sia similarmente uguale per tutte le strutture, sarebbe meglio non arrivare impreparati. Ogni struttura ha le proprie esigenze ed abitudini, per esempio io ho dovuto portare una bacinella per l’igiene intimo poiché le camere erano sprovviste di bidet, ma non tutti gli ospedali sono così.

Di seguito troverete i vari prodotti che ho scelto per me, per la comodità di chi non ha voglia di impazzire a cercare, ma ovviamente potrete scegliere articoli simili a vostra discrezione

Ricordate di preparare e tenere l’occorrente entro il settimo mese, non è detto che vostro figlio abbia intenzione di rimanere al calduccio fino al termine.

 

Occorrente per la mamma:

Una Maglia larga di cotone bianco per il parto.
Anche di vostro marito o quelle da 1 euro al mercato. Verrà utilizzata durante il parto e gettata subito dopo direttamente dalle ostetriche. Appena nato il nuovo arrivato verrà adagiato sul vostro corpo “natur” senza pulizia alcuna e la maglia sarà a quel punto ridotta in condizioni pietose.

Due Camicie da notte aperte totalmente o parzialmente per l’allattamento.
Vi consiglio le maniche corte anche d’inverno a causa del riscaldamento soffocante.  Sebbene io non sia una fanatica delle camicie da notte, anzi al contrario non le sopporto molto, devo dire che in questo caso sono molto più pratiche dei pigiami. Spesso verrete controllate sia prima per valutare la dilatazione, sia dopo per verificare che sia tutto ok. Quando l’acquistate fate attenzione alla taglia, considerate che quando la indosserete probabilmente avrete una pancia più grande del momento d’acquisto.

Una Vestaglia o Golfino sia d’inverno che d’estate. L’aria condizionata potrebbe darvi fastidio.

Due Reggiseni allattamento

Due Confezioni di slip a rete che potrete trovare qui.

Una confezione assorbenti post parto. Io ho comprato quelli della chicco mummy che consigliano in farmacia, questi qui per intenderci. Al corso preparto però ci hanno poi fatto vedere quelli che utilizzano loro e sono più larghi, infatti quelli della chicco occorre metterne 2. Acqustateli nei supermercati, costano meno e sono gli stessi dell’ospedale. In allegato link di quelli del carrefour.  https://myshop.carrefour.it/dettaglio-prodotto?id=0001631575

Un paio di calze antitrombo (se previsto parto cesareo) consiglio l’acquisto in negozi specializzati perché vi prenderanno le misure della gamba in modo che queste svolgano al meglio la funzione per la quale si indossano.

Una guaina o fascia post parto che troverete qui (se previsto parto cesareo)

Una confezione coppette assorbilatte che troverete qui.

Una Crema per prevenire e curare le ragadi. All’ospedale vi consigliaranno di mettere il proprio latte ma purtroppo a meno che non stiate con le tette al vento dopo  è difficile che sia sufficiente. Ottime sono le creme della Medela che trovate qui e l’Olio Vea  qui.

Ricordate di portare gli esami effettuati in gravidanza e i documenti.

Macchina fotografica e carica batterie sono d’obbligo.

Occorrente per l’igiene personale

Cambio per quando uscirete

4 paia di calze di cotone

Asciugamani

1 Accappatoio + Infradito. La doccia sarà vostra alleata durante il travaglio.

1 Paio di Ciabatte

Occorrente bebè

1 fiocco nascita

1 copertina

2 cappellini. Il primo da combattimento, anch’esso come la maglia verrà buttato. Il secondo da rappresentanza verrà fatto indossare, dopo averlo lavato, il primo giorno che è il giorno in cui necessitano di più calore per ambientarsi alla nuova realtà.

4 Paia di Calzine

6 Body rigorosamente in cotone a maniche corte, eventualmente d’inverno a maniche lunghe solo per il primo giorno.

6 Tutine: Solitamente funziona la contrario, d’inverno vi chiederanno il cotone e d’estate il caldo cotone, questo perché all’ospedale d’inverno ci sono i tropici a causa del riscaldamento e d’estate il gelo dovuto all’aria condizionata.

1 Tutone imbottito o giubbino per quando uscirà, in base alla stagione.

6 Bavaglini

1 Accappatoio Quadrato con cappuccio

6 Asciugamanini

Per quanto riguarda il corredino nascita ho comprato l’occorrente per l’ospedale da ovs e kiabi. Sono i siti che ho trovato più convenienti e soprattutto che avevano sia i body a kimono che la taglia per i prematuri. Ovviamente la mia spesa si è limitata al necessario per l’ospedale giusto per non rimanere sprovvista, per il resto ho aspettato dopo aver scartato i regali, per regolarmi

Ricordate che non dovete per forza portare dietro la casa, inizialmente non essendo pratici con i cambi noi abbiamo dovuto cambiarla più del dovuto perché puntualmente quando la cambiavamo faceva la pipì e bagnava qualsiasi cosa body tutine asciugamani, quindi ho dovuto mandare farmi portare cambi aggiuntivi ma non è un carcere, solo voi siete obbligate a stare li tutti gli altri saranno liberi di portarvi tutto ciò di cui avrete bisogno.

Kit Essenziali, omaggi e tutto l’occorrente per il tuo piccolo che sta per arrivare

Se stai aspettando un bambino o sei mamma di un neonato e sei alla ricerca di campioni omaggio per la gravidanza e buoni sconto per prodotti per bambini, in questo articolo scoprirai come ottenerli facilmente e completamente gratis.

Prima di iniziare con gli omaggi online, vorrei farvi presente che alcuni comuni italiani distribuiscono KIT NASCITA molto capienti quindi la prima cosa da fare è informarvi se il vostro aderisce a questa iniziativa. Sarà sufficiente anche solo una telefonata per verificare e ritirare il pacco.

Il secondo passo che consiglio è quello di  fare un giro nelle farmacie e para-farmacie del tuo quartiere. In particolare recatevi presso quelle che hanno una vendita dedicata ai prodotti per l’infanzia, spesso elargiscono dei Kit specifici. Io ne ho preso più di uno.

Il Kit conteneva:
Un pannolino Pampers, 4 sconti Pampers, un adesivo bimbo a bordo e un metro da attaccare a casa per l’altezza dei bambini, 1 sconto di Original Marins, e un tubetto campione di connettivina baby.

KIT SVEZZAMENTO MELLIN

Tutti gli iscritti al programma Liberi di diventare grandi con Mellin ricevono un cofanetto gratuito senza alcun obbligo di acquisto. Per ricevere il kit svezzamento omaggio occorre iscriversi al sito entro il 6° mese del tuo bambino.  L’iscrizione ti darà modo inoltre di ricevere la newsletters di mellin che propone periodicamente sconti per l’acquisto on line di prodotti.

Io ho ricevuto il Kit al compimento del sesto mese e conteneva: una borsa termica, 1 campione omaggio di pastina Mellin da 50 g, 8 buoni sconto per fare la spesa, un codice coupon da utilizzare sul sito mellin che sconta di 10 € l’acquisto su un minimo di 50 € di spesa.

Per qualsiasi dubbio o ritardo nella spedizione del cofanetto omaggio puoi chiamare il servizio consumatori Mellin al Numero Verde 800-737340

Visita il sito e compila il modulo per ricevere a casa gratuitamente il cofanetto omaggio per bambini.

WELCOME KIT DOLCE ATTESA

L’iscrizione al sito Dolce Attesa e la ricezione degli omaggi è completamente gratuita e non prevede alcun impegno e nessun obbligo di acquisto.

Il Cofanetto Welcome Kit Dolce Attesa ed  i campioncini e omaggi  al suo interno cambiano sempre a seconda della disponibilità. Io ho ricevuto il Kit circa un mese dopo la richiesta, e conteneva: Un ciuccio, e 5 sconti assortiti. Richiedendo il cofanetto riceverai anche gratis tre numeri della rivista mensile Io e il mio Bambino che arriverà gratuitamente a casa tua ogni mese per tre mesi senza alcun impegno o obbligo di acquisto. Le riviste arrivano con un bollettino allegato che potrai utilizzare nel caso in cui deciderai di abbonarti. Se non vorrai abbonarti alla fine dei tre mesi non dovrai dare alcuna disdetta, non partirà alcun abbonamento e non dovrai pagare niente.

Se dopo due mesi dalla richiesta non hai ricevuto il cofanetto puoi scrivere a questo indirizzo e-mail marketing.sfera@rcs.it oppure chiamare il numero 02 25841.

Per ricevere il cofanetto ti basta visitare il sito e compilare il modulo con il tuo nome e la data di nascita del bambino, poi clicca in fondo sul tasto VAI per accedere alla seconda pagina dove dovrai inserire il tuo indirizzo per la spedizione del cofanetto omaggio.

PANNOLINO HUGGIES

Vuoi ricevere un campione Huggies?

Visita il sito, compila il form e richiedi un campione gratuito di Huggies nei modelli:

  • Huggies Extra Care bebè taglia 1 e 2
  • Huggies Extra Care taglia 4
  • Huggies Ultra Comfort taglia 4
  • Huggies Pannolino Mutandina taglia 3 e 4

Sono arrivati circa una settimana dopo la richiesta. Io ne ho chiesti due campioni, uno richiesto da mio marito e uno da me. Ogni campione sono 2 pannolini quindi me ne sono arrivati 4.

PANNOLINO LILLYDOO

Visita il sito e scegli la taglia. Prova i 10 pannolini e le 15 salviettine umidificate.

Loro ti regalano i prodotti, tu paghi solo le spese di spedizione di 3,90€.

HUMANA CLUB

L’azienda specializzata in prodotti alimentari per neonati, ha infatti realizzato una piattaforma interamente dedicata ai coupon, da dove è possibile scaricare i buoni sconto per risparmiare sulla spesa mensile dei nostri bimbi.

Per scaricare subito i buoni sconto Humana, visita e iscriviti al sito, quindi aspetta la mail che ti permetterà di confermare la tua iscrizione. Accedi al portale e scegli i buoni sconto che ti interessano, stampali e usufruisci delle offerte semplicemente presentandoli nel punto vendita!

Attualmente sono disponibili 6 coupon: latte di proseguimento, latte crescita, Humana Baby, Omogeneizzati di carne bio, omogeneizzati di frutta bio e integratori alimentari. Ricordati che puoi stampare 1 solo buono sconto per prodotto e che i buoni sconto disponibili cambiano ogni mese. Potrai utilizzare i coupon Humana entro 30 giorni dalla data di stampa. Per non sbagliarti controlla sempre la data di validità riportata su ciascun buono sconto. Buon risparmio a tutte!

Utilizzate i buoni sconto quando il supermercato mette il prodotto in offerta così lo pagherete ancora meno!

Vi ricordo i post sul risparmio dell’acquisto di latte, pannolini e omogeneizzati.

RACCOLTA PUNTI “REGALI DEI DESIDERI PAMPERS”

Sul sito pampers c’è tutta una sezione dedicata a Promo e concorsi, vi consiglio di andare a leggere le indicazioni, ma io vorrei parlarvi della raccolta punti che mette a disposizione regali e omaggi certi e sicuri.

L’attuale Raccolta punti Pampers “Regali dei Desideri 3.0” ha scadenza il 31.10.18 ma ogni anno viene attivata quella nuova. Cominciate dalla nascita a raccogliere i codici, perché sono i momenti in cui si consumano più pannolini e sicuramente vi ritroverete con uno dei 20 fantastici premi dedicati ai tuoi bambini, gratis tra le mani. Inoltre, una volta raggiunta una specifica soglia punti, riceverai automaticamente un omaggio digitale, senza dover spendere alcun punto.

Ecco l’elenco:

  • 1° codice inserito: shopping card SviluppoFoto da 5€.
  • 2° codice: 2×1 per Rainbow MagicLand – shopping card QVC da 10€.
  • 10° codice: libro personalizzato Bubuk – 3×2 al parco divertimenti Mirabilandia – quadretto personalizzato Tonki.

Un altro vantaggio è che è solo ed esclusivamente DIGITALE. Non si incollano punti, non si invia la cartolina, si scarica invece un’app “Pampers Regali dei Desideri 3.0” si scrivono i codici e si richiedono i regali, comodissima e a prova di sprechi di tempo.

Puoi guadagnare punti semplicemente acquistando i prodotti pampers:

  • codice regolari, all’interno dei pacchi di pannolini Pampers Baby Dry e Sole & Luna;
  • codice Star, all’interno dei pacchi di pannolini Pampers Progressi, Pampers Easy Up e Pampers La Mutandina;
  • codice salviettine, sui pacchi delle salviettine Pampers;
  • codici multipli, all’interno dei formati speciali in cartone dei pannolini Pampers e salviettine Pampers.

Oppure con i codici Star omaggio, senza acquistare nulla, in uno dei seguenti modi:

  • completando i Baby Games;
  • partecipando alle attività comunicate sul sito o nei punti vendita;
  • rispondendo a sondaggi;
  • scrivendo recensioni sulla nuova raccolta punti Pampers;
  • diventando ambasciatrice Club Pampers, tramite la condivisione della raccolta sui social network.

Per inserire i codici, segui questo link: https://www.regalideidesideri.it/codici  e registrati al Club Pampers oppure accedi con le tue credenziali qualora fossi già iscritta.

Visita il sito Pampers per leggere il regolamento completo, la lista premi, indicazioni su dove trovare i codici nelle confezioni.

La Nanna – Tutto quello che hai sempre voluto sapere

Buongiorno a Mamme

Oggi vi parlerò di un argomento che mi sta molto a cuore, e sono certa che sia particolarmente importante anche per tutte voi, forse l’esigenza primaria a cui quasi tutte cerchiamo risposta…come far addormentare il piccolo nella culla e dormire sonni tranquilli. Le domande che ci siamo poste riguardo l’argomento nanna, sono sicuramente molteplici:

Le prime notti, la mia piccolina era un angelo, dormiva beata nella culla, che dolce ancora doveva abituarsi alla nuova realtà. Ero io l’ingenua, che per paura che non respirasse per la coperta, piuttosto che il rigurgito o motivazioni che mi creavo io nella testa, ogni mezz’ora mi svegliavo per controllare che fosse tutto ok e viva soprattutto, stessa ragione per cui quando ero sola e lei dormiva io non facevo lo stesso.

Niente di più sbagliato!

Adesso ditemi che non lo avete fatto anche voi? Quando dopo alcuni giorni ha cominciato a prendere il ritmo e a quel punto era lei a svegliarmi, le mie ore di sonno hanno cominciato a diminuire drasticamente, e così anche la mia sanità mentale. A questo si è aggiunto il fatto che volesse stare sempre in braccio, di notte ma anche giorno, ormai si era abituata, è stato il momento in cui ho deciso che dovevo correre ai ripari.

Vi posso solo dire che la mia piccolina dopo poco meno di 2 mesi dormiva già tutta la notte nella culla, e io anche ma comodamente nel mio lettone.

Ma andiamo in ordine, partiamo dalla prima domanda:

MEGLIO CULLA O LETTONE?

Finalmente vi svelerò qual è la cosa giusta da fare a riguardo! Vi sarete già scontrate con sostenitori delle diverse tesi e se state cercando una risposta vi sarete imbattuti sia in articoli che dimostrano che il “sonno condiviso” agevoli il legame genitori e figli e in altri che affermano che aumenta il rischio di SIDS e disturbi del sonno, quindi qual è la risposta alla domanda iniziale? La risposta è che non c’è una cosa giusta o una sbagliata in assoluto, ma il metodo che dovete scegliere è quello che semplicemente vi fa stare più tranquilli!

Leggete tutto  nell’articolo “Meglio culla o lettone?”

COME RIDURRE IL RISCHIO DI SIDS?

Per prevenire la sindrome della morte improvvisa infantile (Sudden Infant Death Syndrome – SIDS), conosciuta anche come morte in culla, che consiste nel decesso improvviso del bambino (picco è fra i 2 e 4 mesi di età, soprattutto nel periodo invernale; è più rara dopo i 6 mesi, eccezionale nel primo mese, ma l’attenzione va mantenuta alta fino al tutto il primo anno), potete leggere qui dei consigli su come ridurre il rischio di SIDS.

In tema di sicurezza nello stesso articolo trovate anche una piccola guida su come mettere in sicurezza la culla

Ma torniamo al nostro argomento nanna.

COME ASSOCIARE LA NANNA A UN FATTO POSITIVO?

Iniziamo con il dire che per i bambini il momento della nanna è vissuto come separazione quindi per portarsi avanti l’ideale sarebbe agire per cambiare questo sentimento sin dai primissimi giorni. Potrebbe essere utile tenere a mente alcuni fattori che trovate nel post “Come associare la nanna a un fatto positivo”

COME ABITUARLO ALLA CULLA IN 3 GIORNI

Mamme ora il momento tanto atteso, la risposta alla domanda più importante. Io la risposta l’ho trovata in questo libro:

Il linguaggio segreto dei neonati”di Trancy Hogg.

Personalmente adoro tutti i suoi libri. Li potrete trovare tutti a questo link.

Per me questo libro è stata la salvezza. Nei momenti iniziali avere delle risposte concrete è fondamentale e io le ho trovate più in questo libro che in tante persone.

Qui ho riassunto le cose più importanti da sapere. Leggete “Come abituarlo alla culla in 3 giorni!” e non ve ne pentirete nemmeno per un minuto. Lo ripeto, per me è stato la salvezza!

Perché NON DORME SERENO?

I disturbi del sonno a volte sono inevitabili. Anche bambini che di solito dormono bene possono attraversare questi periodi di irrequietezza. Questo accade spesso e le cause possono essere diverse. Le ho raccolte in un post sul perché non dorme sereno qui.

Quali sono i migliori pannolini in commercio in rapporto qualità – prezzo?

Buongiorno mamme oggi vi parlerò di… PANNOLINI!

Diciamoci la verità, di tutti gli acquisti che si devono fare per i neonati, i pannolini, considerata la loro vita media e soprattutto l’esborso di denaro che richiedono, sono la spesa meno accettata di tutte eppure non se ne può proprio fare a meno.

Cominciamo a fare una distinzione fondamentale, in commercio si trovano sia i pannolini lavabili che quindi si possono riutilizzare, sia i classici usa e getta.

Usa e getta:

Sul mercato si possono trovare innumerevoli varianti: in base al sesso, alle taglie (primi giorni, primi mesi e primi passi), la versione da notte e quella da giorno.

Che dire iniziamo con alcuni consigli:

Non fare molta scorta delle taglie 1 e 2 poiché il piccolo cresce in fretta,  dalla taglia 3 si può cominciare ad aumentare la quantità, ma è dalla 4 che si rimarrà un po fermi.

Secondo consiglio, prima di avventarsi sui pacchi maxi occorre provare prima i pannolini, sia per evitare che non siano ben tollerati dal piccolo, e sia in quanto non tutte le marche hanno la stessa vestibilità.

Consiglio 3: Per la taglia attenetevi a grandi linee rispetto a quanto  indicato nelle confezioni, ma fate più riferimento alle dimensioni del bambino, inoltre quando cominceranno a esserci frequenti fuoriuscite, soprattutto nella parte superiore è perché ormai la taglia è da aumentare.

Sebbene io sia qui a recensire la qualità di diverse marche e darvi consigli d’acquisto,  soprattutto in relazione ai prezzi, mi sento di poter affermare che sono una fan sfegatata dei pampers progressi. Credo siano il top della gamma e ineguagliabili, non per niente utilizzati nei reparti di maternità.  La scelta da fare, per me, sarebbe ovvia peccato che ci si debba scontrare con il prezzo che è anch’esso il top della gamma, ma in negativo purtroppo.

Se state leggendo questo post con la speranza che vi dica la marca di pannolini alternativa ai pampers progressi mi spiace deludervi ma ancora non è stata inventata.

Per quanto riguarda tutte le altre marche se avrete modo di confrontarvi con amiche non troverete mai una risposta univoca poiché i pannolini sono un po’ come il latte artificiale, ogni bambino risponde in modo differente … ci sono mamme che si trovano benissimo con una marca e altre che quella marca la denigreranno e quindi che fare?

Le alternative sono due :

1.Scegliere di acquistare i pampers progressi a cifre ragionevoli, cercando di spendere il meno possibile.

La quasi totalità delle mamme con cui ho parlato li reputa i migliori, ma ad un certo punto li abbandona a causa dei prezzi elevati. Vorrei offrirvi una soluzione per ovviare a questo problema:

  • Acquistare on-line…Attenzione però non sempre è vantaggioso come si pensa,  al prezzo del pannolino occorerà aggiungere quello delle spese di spedizione, quindi fate bene i calcoli. Vi consiglio il sito su cui acquisto di più: Amazon 

    Frequentemente ci sono offerte e l’ultima volta ho acquistato 208 pannolini Pampers taglia4 a 43.04 €,poco più di 0.20 € a pannolino, fantastico! I costi di consegna sono pari molto bassi euro o gratuiti e hanno il miglior assortimento in circolazione.

  • Acquistare i Pampers tedeschi o inglesi, quasi identici a quelli italiani ma con un prezzo inferiore. Non sono proprio uguali, ma è un buon compromesso tra la qualità alla quale siete abituati e un buon prezzo.

I New Baby o premium protections sono i progressi italiani mentre i baby dry sono chiamati esattamente come i nostri. Vi riporto i link sotto, come noterete rimaniamo al di sotto dei 0.19 € a pannolino che per i pampers è un miracolo.

Se invece volete i pampers progressi italiani a tutti i costi vi basterà attendete le promozioni.

Ovviamente è importante puntare sui multipack (pacchi famiglia) e cercare offerte e promozioni spesso lanciate sia nei negozi tradizionali che online. Vi assicuro che i supermercati effettuano le promozioni dei pannolini a rotazione quindi un mese ci saranno i progressi, un mese i sole e luna e infine i baby dry.

Gli ultimi maxi pacchi che ho acquistato al Carrefour sono i Baby dry taglia 3×168 pz a 28.99€ cioè 0.17€ pannolino e taglia 4×156 pz a 28.99€ cioè 0.19€ pannolino.

Se si presta attenzione si riesce a non spendere eccessivamente per un pannolino che a prezzo pieno costano cifre improponibili.

Pampers New Baby 1 (poco più di 0.19 € pannolino) li potete trovare qui.

Pampers Simply Dry 3X 180 pannolini  li potete trovare qui.

Pampers New Baby 0X 24 pannolini li potete trovare qui.

Pampers New Baby 1X 144 pannolini li potete trovare qui.

Pampers Premium Protections 2X 240 pannolini li potete trovare qui.

Pampers Baby Dry 3X 198 pannolini li potrete trovare qui.

2.La seconda alternativa è provare le altre marche, facendovi un po guidare da questa recensione che vi chiarirà alcuni dubbi ed esporrà  le caratteristiche ritenute importanti per la scelta che andrete a compiere.

Vi stilerò la mia personale classifica, motivata dalle mie recensioni. I prezzi riportati sono considerati in assenza di promozioni particolari quindi a prezzo pieno.

  • Pampers PROGRESSI (1° Posto nella mia classifica personale QUALITA’ OTTIMA, ovviamente li acquisto solo in offerta)

Prezzo: Prezzo che in base alle taglie varie da 0.3 a 0.45 pannolino circa

Assorbimento:  Ottimo, bordi ampi e retina che trattiene la pupù liquida in modo che non sia a contatto della pelle e rimanga sempre sottile, banda che si colora se bagnato nelle taglie 1-2-3.

Perdite: Nessuna

Tenuta: Extraforte Ottimo, bande elastiche e linguette che si attaccano benissimo

Traspirabilità: Super morbido e sottile permette massima traspirabilità

  • Pampers BABY DRY (2° Posto nella mia classifica personale, QUALITA’ ELEVATA)

Prezzo: Prezzo che in base alle taglie varie da 0.33 a 0.40 pannolino circa

Assorbimento:  Super assorbente anche se si gonfiano molto, bordi ampi.

Perdite: Nessuna

Tenuta: Molto Buono bande elastiche avvolgenti

Traspirabilità:  morbidi al tatto, la loro particolare struttura lascia passare liberamente l’aria al suo interno per una naturale traspirabilità anche se si gonfiano, inoltre hanno una lozione con aloe per evitare irritazioni ed effettivamente mi durano tutta la notte senza mai un rossore.

  • Huggies BEBE’ (2° Posto nella mia classifica personale qualità elevata) I primi mesi, visto il costo dei pampers progressi, ho cercato un pannolino che rispondesse al meglio alle mie esigenze e mi sono orientata sugli huggies e devo dire che mi sono trovata bene…la taglia 1 e 2 le ho trovate molto simili per qualità a pampers progressi, stessa leggerezza, stessa banda colorata per la pipì, stessa assorbenza insomma non capivo perché tutta questa diffidenza nei confronti di questa marca, purtroppo però dalla taglia 3 in poi mi è sembrato di cambiare pannolini. L’odore è orrendo, a volte non capisco se ha fatto la pipi o è proprio il pannolino a puzzare inoltre non ha più la banda colorata ed è molto più spesso e plasticoso. Avvicinandomi alla stagione estiva ha iniziato talvolta a dare problemi di arrossamento, essendo spesso, non è molto traspirante anche se continua ad essere assorbente.

Prezzo: Prezzo che in base alle taglie varie da 0.20 a 0.24 pannolino circa. I prezzi non sono concorrenziali ameno che non ci siano delle offerte al supermercato, in compenso vi allego due link vantaggiosi:

Huggies 1 (0.16 € pannolino) : https://amzn.to/2RtAHqe

Huggies 2 (0.20 € pannolino) : https://amzn.to/2O80B4u

Assorbimento: Ottimo, bordi ampi, rimane sempre sottile, banda che si colora se bagnato.

Perdite: Nessuna

Tenuta: Bande elastiche buone

Traspirabilità: Super morbido e sottile permette massima traspirabilità

  • LUPILU’ del lidl (3° Posto nella mia classifica personale qualità molto buona)

Prezzo: Prezzo è d circa 0.16 € pannolino

Assorbimento: Buona assorbenza grazie a uno strato assorbente aggiuntivo, hanno il comodo indicatore di umidità che cambia colore quando il bambino ha fatto la pipì

Perdite: Poche, è presente una banda elastica in vita che trattiene anche le fuoriuscite superiori

Tenuta: Bande elastiche ottime e confortevoli

Traspirabilità: Rivestimento super morbido e sottilissimo per ridurre l’umidità e evitare irritazioni

Prezzo: Sia Chicco che Conad hanno un prezzo medio di 0.21 € pannolino

Assorbimento: Buona assorbenza grazie a uno strato ultra assorbente.

Perdite: Poche, è presente una banda elastica extra contenitiva

Tenuta: Bande elastiche buone

Traspirabilità: Tendono a rimanere umidi al tatto, morbido internamente ma plasticoso esteriormente

Prezzo: Pampers Prezzo che in base alle taglie varie da 0.24 a 0.35 pannolino circa; (Carrefour Baby circa 0.13 € pannolino, Eurospin 0.15 € circa)

Assorbimento: Buona assorbenza con micro granuli assorbi-pipì

Perdite: Qualcuna

Tenuta: Bande elastiche non molto elastiche

Traspirabilità: Relativamente Sottili, con lozione all’aloe per evitare irritazioni e profumo alla camomilla

Prezzo: Huggies Prezzo che in base alle taglie varie da 0.35 a 0.42 pannolino circa;( Trudy circa 0.21€; Coop circa 0.19 €; Esselunga 0.16 €)

Assorbimento: Buona assorbenza

Perdite: Poche, è presente una banda elastica in vita che trattiene anche le fuoriuscite superiori

Tenuta: Bande elastiche non molto elastiche e linguette che tendono a rimane in mano

Traspirabilità: Sono molto rigidi e spessi e purtroppo tendono a surriscaldare il culetto esponendolo ad irritazioni.

Perché i pannolini lavabili sono una valida alternativa?

Per quanto riguarda questo tipo di pannolini ci sono sempre molti pregiudizi a riguardo.

Iniziamo con l’elenco dei fattori positivi:

Ecologici, poiché evitano tonnellate di rifiuti;

Salutari, perché realizzati in cotone privi di sostanze chimiche che possono causare irritazioni e arrossamenti;

Aumentano il controllo delle funzioni fisiologiche, facendo associare la sensazione di bagnato al fare pipì e favorendo così un più precoce passaggio alla mutandina;

Più economici rispetto ali usa e getta;

Elimina il pensiero di rimanere senza;

Dopo aver letto questo elenco immagino che anche voi vi chiediate come mai non sono molto utilizzati?

Gli elementi ci sono tutti, sono vantaggiosi sotto tutti gli aspetti ma la gente preferisce ugualmente pagare di più e avere più disagi per un motivo…la comodità…ma questi pannolini sono effettivamente scomodi? Io ho sempre pensato “che schifo lavare pannolini sporchi” ma ignoravo il vero funzionamento. I pannolini lavabili sono disponibili sul mercato in diverse tipologie e modelli, ecco i principali:

All-in-Two (a due pezzi): sono pannolini composti da una parte interna assorbente, biodegradabile usa e getta e una mutandina impermeabile da sovrapporre esternamente;

Pocket: la loro caratteristica è la forma a ‘tasca’, appunto. Sono formati da una parte interna in e una esterna cucite assieme. Nella tasca si inseriscono degli inserti assorbenti di diversa tipologia a seconda delle specifiche necessità. Sono realizzati in materiali naturali o sintetici (pile, cotone, canapa, bambù, microfibra, spugna, flanella) che tratterranno la cacca e potranno essere gettati direttamente nel wc perché interamente biodegradabile. In alternativa esistono veli in micropile dove la pupù non si attacca e può essere gettata nel wc;

All-in-One (ad un unico pezzo): Sono i più simili ai pannolini usa e getta; Ciripà, pannolini di stoffa in cui sopra ci si mette la mutandina impermeabile.

Ok gli ultimi due non sembrano proprio praticissimi soprattutto quando non fa la pipì, ma per quanto riguarda i primi due modelli sono utilizzabilissimi, la popò finisce nel wc e la pipi si lava. Io nella mia concezione credevo che si dovesse lavare in ogni caso tutto e l‘idea non me li rendeva allettanti ma dopo essermi resa conto che mi sbagliavo perché non li ho presi in considerazione?

Semplice richiedono uno esborso iniziale non indifferente.

Il costo di un kit di pannolini lavabili va dai 400 a 800 euro una tantum.

Ovviamente nel lungo periodo conviene rispetto a quelli usa e getta, considerando che in base alla marca si spende da 600 a 1500 € l’anno (si deve considerare un utilizzo di 2.5/3 anni).

Il problema è che acquistare a questa cifra, decisamente significativa, non avendoli mai provati prima mi ha portato, mio malgrado, a ripiegare sui tradizionali pannolini usa e getta. Indubbiamente se avessi avuto dei campioni da provare, una possibilità gliel’avrei data per valutare se facessero a caso mio.

Tutti i farmaci da tenere in casa quando hai un bambino

Buongiorno a tutte le mammine in linea….

Non so se vi avevo già anticipato che la mia piccolina alla nascita ha avuto qualche difficoltà a causa del suo basso peso, anche per questo motivo, ma soprattutto vista la mia mania per il controllo, il pediatra mi ha stilato un elenco con i medicinali da tenere in casa per ogni evenienza.

Vi dirò la verità, io ho paurissima delle medicine a causa di alcune allergie che io stessa ho, immaginate se i farmaci sono da somministrare ad una neonata, alla mia neonata…Aiutooooo, ecco perché la mia teoria è: medicine solo in caso di estrema necessità. Faccio sempre questa riflessione prima di somministrare qualsiasi cosa, soprattutto se è la prima volta che dovrebbe assumere il farmaci, penso alla possibile reazione al farmaco e al problema che intendo curare, solo dopo decido se somministrarlo oppure no. E poi la regola d’oro, possibilmente mai iniziare una terapia somministrando farmaci la sera o nel week-end.

Tutto ciò per dirvi con estrema onestà che questo elenco mi è stato consegnato dal pediatra ma io effettivamente ho testato pochi rimedi, quindi posso semplicemente condividerlo e scrivervi se ciò di cui ho avuto bisogno, ha realmente funzionato.

Vi consiglio comunque di parlare con il vostro pediatra di fiducia prima di somministrare qualsiasi cosa, questo foglio contiene un elenco di rimedi che io considero meno invasivi possibili e che comunque arrivano da un parere medico, io non possiedo le competenze per potervi consigliare a riguardo se non ciò che io ho testato su mia figlia, pertanto quanto scritto deve essere per voi una sorta di linea guida da condividere e su cui discutere con il vostro pediatra.

TACHIPIRINA 125 Supposte Lattanti =  1 supposta in caso di Febbre > 38°  Da utilizzare solo qualora non sia possibile somministrare le gocce.

TACHIPIRINA Gocce= 4 Gocce per Kg con Febbre > 38° o Dolori Forti (Meglio dosabile in base al peso rispetto alle supposte)

COLINOX Gocce o COLIGERMINA =  in caso di coliche, 10 gocce dopo i pasti, mattino e sera. (Io non l’ho utilizzato ma conosco mamme che lo hanno definito miracoloso). La Coligermina ha lo stesso principio del milycon ma con in più l’aggiunta di fermenti lattici.

ALGINOR Gocce = in caso di coliche forti, 3 gocce per Kg all’occorrenza.

REUTERIL / REUFLOR (Fermenti Lattici) = 5 Gocce al dì preferibilmente lontano dai pasti per le coliche. 5 Gocce per due volte al dì in caso di diarrea. (L’ho utilizzato tutti i giorni per i primi 3 mesi, i bambini nati con cesareo hanno la flora intestinale più debole per questo inizialmente il pediatra me lo aveva consigliato, dopodiché mi sono resa conto che quando ho cominciato a sospenderlo la mia piccola si lamentava per le coliche allora ho ripreso e non ha mai più sofferto tranne i giorni in cui lo finivo. Ha un costo alquanto elevato, io ovviavo comprandolo su Amazon, ma tornassi indietro non avrei alcun dubbio, è stato il mio salvavita)

A-DERMA PRIMALBA = Crema vegetale ipoallergenica, idrata e lenisce la pelle fragile da usare in caso di Dermatite Atopica, anche quotidianamente. (Utilizzata, l’ho trovata ottima)

ARNIGEL-BOIRON: gel a base di arnica per botte, da utilizzare anche dopo le iniezioni da vaccino.

MELILAX PEDIATRIC Microclismi = In caso di Stipsi per più di 2/3 giorni. Lattanti fino a 1 anno, metà microclisma (2.5g), fino ai 3 anni 1 microclisma (5 g) . Dai 3 ai 12 anni 2 microclismi (10g). (Utilizzato diverse volte con la relativa ansia del caso…in realtà posso definirla un esperienza positiva…la bimba non ha patito per nulla, anzi dopo essersi liberata era felice. Dopo averla coricata di lato e mantenuta accovacciata dalle forti braccia di mio marito, e dopo averlo lubrificato con lo stesso liquido interno al microclisma, ho introdotto pochissimo il beccuccio circa 0.5 cm  per paura di farle del male, ogni volta ho praticamente fatto in tempo a chiuderle il pannolino che le avevo messo precedentemente sotto che il risultato è stato istantaneamente ottenuto)

BENTELAN 0.5 COMPRESSE = In caso di disturbi espiratori o di febbre alta in associazione alla tachipirina, 1 compressa da sciogliere in un cucchiaino d’acqua.

GASTROTUSS BABY = In caso di Reflusso, le dosi e modalità di somministrazione variano in base al peso e alla gravità. Può essere utilizzato anche il Riopan ma il Gastrotuss Babu è più leggero e studiato appositamente per gli infanti. (Utilizzato con risultato raggiunto nel tempo, inizialmente sotto indicazione dopo ogni pasto e andando a scalare alternando dapprima i pasti per passare solo al serale e poi solo al bisogno.)

CREMA A BASE DI ZINCO = Sederino arrossato, ad ogni cambio (Io le rare volte in cui ho avuto prblemi di sederino arrossato, solitamente dopo la diarrea persistente, ho utilizzato Connettivina baby e pasta per il cambio della mustela e mi sono trovata benissimo, inoltre anche l’Olio Vea che è naturale e che utilizzavo per le ragadi al seno, è stato risolutivo).

DISPOSITIVI MEDICI:

BILANCIA,  TERMOMETRO, ASPIARATORE NASALE E SOLUZIONE ISOTONICA, AEROSOL (non a ultrasuoni, che seppur più silenzioso, non nebulizza tutti i medicinali) E SOLUZIONE IPERTONICA.

All’occorrenza, quindi non da acquistare anticipatamente, elenco alcuni rimedi naturali e omeopatici adatti a diverse situazioni.

SINATOP = Crema Intensiva non steroidea in caso di Dermatite Atopica. (Utilizzata, risolto il problema ma ha lasciato la pelle un po’ ruvida e secca)

KINDIVAL = Insonnia, sonni Agitati, risvegli improvvisi, 5 granuli prima della nanna, meglio se non troppo ravvicinati alla pappa.

CAMILIA = Disturbi attribuiti alla dentizione del neonato. Una fiala 2/3 volte al giorno.

BALSAMO PRIMI DENTI =  Pasta per disturbi attribuiti alla dentizione del neonato. In commercio potrete trovare anche ALOVEX e DENTINALE (quest’ultimo considerato già medicinale ha anche un anestetico tra i componenti).

COLIKIND = Coliche

CALMì Sciroppo = Irascibilità e nervosismo, da mettere sul ciuccio ogni volta che vogliano esser consolati, o se hanno un fastidio.

RIMIKIND Globuli = medicinale omeopatico con azione fluidificante ed espettorante sui catarri da raffreddamento, libera il naso aiutando nella difficoltà respiratoria. Utile anche in caso di rinite allergica.

Come vestire i neonati mese per mese

Buongiorno mammine,
quest’oggi mi sono svegliata e quando ho aperto le finestre una gradevole novità ha fatto il suo ingresso in casa, un piacevole tepore e un bellissimo sole, dopo giorni di pioggia torrenziale e freddo. Non so voi se per voi è lo stesso ma io sono molto metereopatica, quando vedo il sole il mio cuore si riempie di gioia e tutto cambia aspetto, tutto diventa positivo, se non fosse per un piccolo particolare a cui non avevo ancora pensato : il cambio di temperatura!

Mi piacerebbe avervi di fronte per vedere quante di voi non si sono poste la domanda: come devo vestirmi con questo tempo? E’ difficile risolvere il dilemma quando riguarda noi che possiamo vestirci e spogliarci all’occorrenza figuriamoci per dei neonati che ancora non possono dirci se hanno caldo o freddo.

Diversi sono i fattori da considerare, intanto noi ci muoviamo e disponiamo di capi diversi dai loro sia come tipologia che come materiali, ovviamente è tutto più semplice in estate o inverno, ma in primavera e in autunno? Ogni tanto mi chiedo perché deve essere tutto così complicato…

Chiaramente ora che vi scrivo sono passati alcuni mesi dalla nascita della mia piccolina, nata in pieno inverno, ma ricordo come fosse ieri, che quando è stato il momento di acquistare il primo corredino, mi posi le stesse domande, quindi vorrei specificare che le informazioni a seguire sono valide oggi come allora, conclusioni a cui sono giunta dopo aver parlato con un medico specializzato in Pediatria, una neonatologa, e un ostetrica.

REGOLA #1

Vestire in eccesso i neonati è da ritenersi utile solo i primo giorno di vita dopodichè è controproducente poichè aumenta il rischio di SIDS e di malanni, per questo consiglio l’uso del body a maniche lunghe solo il primo giorno se nati d’inverno.

I neonati, al contrario di ciò che si è soliti pensare, sono sensibili al freddo unicamente nei loro primi giorni di vita che solitamente trascorrono in ospedale, con il passare del tempo il corpo del bambino riesce a mantenere stabile la temperatura corporea e termoregolarsi.

Al contrario di quanto si creda le “correnti d’aria” non rappresentano alcun rischio per un organismo se non nel caso in cui, questo sia sudato. E’ opportuno pertanto soffermarsi su come evitare che il bimbo sudi, scegliendo ad esempio capi in materiali naturali. Il cotone e la lana trattengono il calore, mentre i tessuti sintetici oltre a far sudare, non mantengono molto caldo e spesso sono proprio la causa della pelle sudata e umida, responsabile di spiacevoli raffreddamenti stagionali.

Il principio di base è vestirlo abbastanza da non fargli avere freddo ma non così tanto da farlo sudare.

REGOLA #2

I bambini vanno vestiti come noi, per cui se noi abbiamo caldo, anche loro ne avranno e di solito loro hanno più caldo degli adulti. Ora ammetto che quando ho chiesto consiglio per vestire la mia piccola e mi sono sentita dire questo, ho cominciato a spazientirmi…cosa significa?

In casa io sto con pantaloni e maglia a maniche lunghe e mio marito in pantaloncini e maglietta, quindi come mi devo regolare?

Questa è sicuramene una regola generale che può aiutare a dare un indicazione ma è bene sapere che non è sempre valida, ogni adulto e ogni neonato è differente, la temperatura percepita cambia in base a quantità di grasso, di muscoli e tipologia di costituzione, anche in caso di neonato, se il neonato è grassottello è più possibile che percepisca più caldo rispetto a uno smilzo, pertanto a mio parere, occorre imparare a conoscere il proprio bambino osservandolo con attenzione e seguire ciò che lui è il suo corpo ti dicono di fare.

Il neonato sente freddo quando il suo viso si presenta pallido con macchie bianche e rosse o quando tende a respirare più velocemente, al contrario le sue guance appariranno rosse se invece sente caldo.

E’ opportuno però prima che si verifichino tali condizioni controllare la sua temperatura corporea. Il metodo più attendibile, è quella che si percepisce dietro il collo, se la nuca e la schiena, risulteranno calde e umide di sudore, inutile dire che il piccolo ha caldo. La temperatura delle mani e dei piedini invece, soprattutto nelle prime settimane di vita, non è mai la quella reale.

REGOLA #3

Accessori. Le calzine vanno messe sotto le tutine, e non sopra! Queste aiutano a tenere il bambino in una condizione di tepore che può favorire il suo benessere, sempre che la temperatura esterna non sia troppo alta. Se fuori è caldo e i piedini sono freschi e rosei non occorre mettergli i calzini, mentre se i piedini sono freddi con un colorito che tende al bianco è meglio farglieli indossare a prescindere dalla temperatura esterna.

Il cappellino è fondamentale sia di inverno per proteggerlo dal freddo che d’estate per proteggerlo dal sole. La testa tende a disperdere molto calore e per questo motivo va coperta, questo aiuta a ridurre la termo dispersione e a mantenere la temperatura il più possibile costante, inoltre quando i bambini sono molto piccoli potrebbero insorgere fastidiose otiti, anche per questo i cappellini sono molto importanti per proteggere le orecchie.

Inutili invece le scarpine fino a che non muovono i primi passi.

Vestire i bambini in INVERNO (fino a 16°C)

Abbigliamento in casa:

Le abitazioni oggi sono molto calde, talvolta anche troppo, quindi il neonato può essere vestito meno.

BODY a maniche corte + CALZE (anche sotto le tutine con il piede) + TUTINA DI COTONE a maniche lunghe oppure COPRIFASCIA e GHETTINA sempre di cotone (che sono maglia e pantaloni con il piedino).

Abbigliamento fuori casa:

La carrozzina che ha la sua copertura e il passeggino, che nella maggior parte dei modelli è dotato di sacco, hanno già un effetto termico di per se e non necessitano di ulteriori coperture, mentre per l’ovetto la copertina potrebbe essere utile, pertanto occorre scegliere gli indumenti con razionalità.

BODY a maniche corte + CALZE + TUTINA DI CALDO COTONE o CINIGLIA a maniche lunghe oppure COPRIFASCIA e GHETTINA di caldo cotone o ciniglia (Sconsiglio cotone normale con un golf sopra per evitare effetto mummia dopo aver fatto indossare anche tutone) + CAPPELLO + TUTONE DI PIUMINO + COPERTINA in caso di ovetto a basse temperature.

Abbigliamento per la nanna:

Rispetto al giorno, però, le temperature esterne e della casa si abbassano perciò è meglio coprirli di più.

I lattanti, nei primissimi mesi di vita, durante la notte, NON si scoprono perché si muovono poco, e quindi di solito li si ritrova così come sono stati coperti. In questo caso consiglio:

BODY a maniche corte + CALZE + TUTINA DI CALDO COTONE o CINIGLIA a maniche lunghe oppure COPRIFASCIA e GHETTINA di caldo cotone o ciniglia + COPERTINA PESANTE.

Crescendo potrebbero muoversi molto di più e a volte, diventare insofferenti alle coperte. Inquesto caso le proposte sono due: Sacco Nanna (possibilmente scegliere modello con maniche) o Pigiamoni (possibilmente senza cappuccio che può essere causa di soffocamenti o surriscaldamenti eccessivi)

In questi casi non c’è bisogno di aumentare lo spessore della tutina, perché i sacchi nanna sono già molto caldi. In questi casi l’abbigliamento sarà:

BODY a maniche corte + CALZE + TUTINA DI  COTONE a maniche lunghe + SACCO NANNA / PIGIAMONE.

Vestire i bambini in PRIMAVERA e AUTUNNO (da 17°C a 25°C)

Le mezze stagioni sono quelle che, da sempre, danno i maggiori problemi. Ancora peggio , oggi che le mezze stagioni durano una manciata di giorni se va bene,altrimenti si passa direttamente da estate a inverno o viceversa e noi andiamo letteralmente in confusione per paura di svestirci troppo presto e ammalarci.

In questo caso, i consigli per l’abbigliamento dei neonati non sono diversi da quelli degli adulti, parola d’ordine: Stratificare (abbigliamento a cipolla). Occorre in via generale indossare molti capi leggeri anziché uno pesante così da vestirsi o svestirsi in base alle temperatura.

I neonati necessitano di comodità e freschezza, quindi in questo periodo sono ancora più importanti i materiali, banditi i capi sintetici che impediscono la traspirazione della pelle e favoriscono la sudorazione.

Abbigliamento in casa:

BODY a maniche lunghe + CALZE (non fa ancora così caldo da toglierle) + PANTALONE di cotone (in questo caso è preferibile il doppio pezzo perchè la tutina è vincolante ma vanno ugualmente bene quelle a maniche corte ma senza piedini, saranno sufficienti le calze che si possono togliere all’occorrenza per rinfrescare) + GOLFINO.

Per stare a casa ,in caso non faccia ancora molto freddo, e due strati body e maglia risultino eccessivi, potrebbero tornare utili i body a maniche lunghe con dei Pantaloni.

Abbigliamento fuori casa:

BODY a maniche corte + CALZE (non fa ancora così caldo da toglierle) + COPRIFASCIA o MAGLIETTA a maniche corte di cotone + PANTALONE di cotone (in questo caso è preferibile il doppio pezzo perchè la tutina è vincolante ma vanno ugualmente bene quelle a maniche corte ma senza piedini, saranno sufficienti le calze che si possono togliere all’occorrenza per rinfrescare) + GOLFINO + FASCIA (per proteggere orecchie nei giorni ventosi) + GIACCA A VENTO + COPERTINA DI LINO leggera in caso di cambiamenti climatici improvvisi.

In caso non faccia ancora molto freddo, e due strati body e maglia risultino eccessivi, potrebbero tornare utili i body a maniche lunghe con dei Pantaloni.

Abbigliamento per la nanna:

Anche nel caso del completo notturno occorre stratificare, mettendo un lenzuolino, appropriato per i riposi pomeridiani e una copertina un po più pesante ma sempre di cotone per la notte. I sacchi nanna sono già troppo caldi, pertanto da non utilizzare.

Per stare a casa e per la notte,in caso non faccia ancora molto freddo, e due strati body e maglia risultino eccessivi, potrebbero tornare utili i body a maniche lunghe con dei Pantaloni.

BODY a maniche corte + CALZE + COPRIFASCIA o MAGLIETTA di cotone (se la casa è particolarmente calda si utilizzerà la manica corta in caso contrario manica lunga) + PANTALONE di cotone oppure TUTINA a maniche corte/lumghe + LENZUOLINO + COPERTINA DI COTONE.

Vestire i bambini in ESTATE ( oltre 26°C )

La cosa importante da ricordare è che i neonati soffrono molto di più il caldo che il freddo: ovviamente stando sdraiati con la schiena sempre poggiata, sudano molto di più.

È importante avere dietro sempre un cambio perché se al tocco notiamo che la schiena è troppo bagnata, è necessario cambiare il piccolo.

D’estate aumenta anche la possibilità di dermatiti da pannolino. La maggior parte dei pannolini, anche quelli migliori, sono in realtà poco traspiranti pertanto possono far sviluppare delle irritazioni nella zona intima e nella schiena quindi è consigliabile in questo periodo utilizzare pannolini che abbiano più cotone (meno assorbenti).

Abbigliamento in casa:

Meglio utilizzare un ventilatore non rivolto verso il bambino, e avere l’accortezza di tenere le finestre chiuse nelle ore più calde della giornata e aperte durante la notte, se avete l’aria condizionata (la temperatura ideale, secondo il Ministero della Salute, è di 24­-25 °C,mai di meno) lasciatela accesa prima di mettere a nanna il bimbo,spegnete del tutto quando si sarà addormentato e durante la notte, oppure tenete ad una temperatura di 26-27°.

A seconda della temperatura si consiglia di non lasciarli nudi con solo il pannolino ma vestirli sempre con il body di cotone che mantiene il giusto calore addosso e permette di buttare fuori quello in eccesso. Il telino di mussola di lino/cotone ha lo stesso principio: se si addormentano è bene utilizzarlo senza accaldarli troppo.

I calzini di cotone possono essere tenuti a portata di mano in caso di uscite nel tardo pomeriggio o serali.

BODY a maniche corte o giromanica o CANOTTIERA di cotone/lino/seta + PANTALONCINO oppure PAGLIACCIETTO (a pantaloncino) o VESTITINO a maniche corte o GIROMANICA .

Abbigliamento fuori casa:

BODY a maniche corte o giromanica o CANOTTIERA di cotone/lino/seta + Pantaloncino o PAGLIACCIETTO (a pantaloncino) o VESTITINO a maniche corte o GIROMANICA + CAPPELLINO DA SOLE

Calze, Pantaloncini e Magliettine da indossare sopra la tutina, o Golfino per coprirli un po’ di più la sera o in caso di sbalzi di temperatura, da far indossare se si entra ad esempio in un centro commerciale o in un luogo più fresco + LENZUOLINO O COPERTINA DI MUSSOLA DI COTONE.

Abbigliamento per la nanna:

BODY a maniche corte o giromanica o PAGLIACCETTO + LENZUOLINO+ se necessario CALZINI leggeri