Come smettere di Allattare

Faccio di nuovo la premessa che sono davvero sconvolta del fatto che esistano gruppi di sostegno sull’allattamento al seno ma non esistono supporti per le donne che decidono di smettere e si debba passare per il ginecologo e il medico che quasi ti fanno sentire una reietta.

Detto ciò vorrei sottolineare che in caso non vi siano problemi di qualsivoglia genere l’allattamento è vivamente consigliato fino ai 6 mesi di vita del piccolo, quindi se avete scelta rimandate a dopo tale data questa pratica.

Non dirò di indagare sulle motivazioni ne sulle possibili conseguenze perché se siete arrivate a questo post la scelta è già stata compiuta quindi il mio compito in questo caso sarà spiegarvi come farlo progressivamente e senza traumi.

Esistono due metodi per smettere di allattare:

Il primo è il metodo naturale e il secondo e tramate farmaco.

In caso di produzione di poco latte NON è necessario in prima battuta assumere farmaci di alcun tipo.

Invece in caso di latte abbondante starà a voi scegliere ovviamente con l’ausilio e il supporto del vostro medico curante, poiché il percorso “naturale” potrebbe risultare essere più lungo e più doloroso.

Metodo naturale per smettere di allattare

Io ho adottato questo metodo perché come ho detto diverse volte, per varie ragioni dopo un mese producevo già pochissimo latte durante il giorno. Secondo il parere del mio ginecologo in questi casi non è necessario ricorrere a farmaci. Avrei dovuto chiamarlo e farmi prescrivere le pillole solo in caso di seno dolorante o febbre.

Il mio percorso è durato circa una decina di giorni, ho avuto il seno dolorante per un 3/4 giorni e ho dovuto massaggiarlo e spremerlo sotto la doccia, ma solo il tanto che bastava per sciogliere i nodulini, dopodiché è rimasto teso per qualche giorno e man mano è andato a diminuire.

A distanza di due settimane dallo stop, il seno risulta molle al tatto, e non ci sono più tracce di latte.

Procedere con questo metodo è molto semplice.

Diminuire le poppate in modo graduale e non repentino per due ragioni fondamentali. La prima è quella di evitare la formazione di ingorghi mammari, che potrebbero evolvere in mastiti e la seconda per evitare una sofferenza eccessiva al bambino. Nel concreto vi darò alcuni consigli di vitale importanza:

  • Elimina per prime le poppate meno importanti. Procedere con gradualità significa eliminare poco alla volta alcune poppate della giornata, fino ad arrivare a eliminarle del tutto. Le poppate più difficili da eliminare sono quelle della sera e della notte quindi saranno le ultime ad essere sostituite.
  • Non offrire il seno, se non c’è richiesta. Un errore ricorrente è utilizzare il seno come calmante ma adoperate i ciucci per questa ragione.
  • Non cedere alla richiesta del seno. Se avete preso la decisione di smettere sarà meglio non destabilizzare il bambino con cambi di decisione. I bambini sono abitudinari prima di tutto dovranno accettare la nuova routine. Se ha fame proponete il biberon e se vuole tranquillizzarsi il ciuccio. Ci vuole ovviamente sia fermezza che buonsenso. Deve essere un percorso graduale proprio per essere abitato nel momento di stop definitivo.
  • Svuotare il seno al bisogno. Ovviamente i primi giorni dovrete farlo più frequentemente ma fate attenzione a non esagerare con le spremiture, dovrete effettuarle solo quanto basta per togliere la tensione e il rossore. Controllare attraverso un auto palpazione che non ci siano nodini in quel caso massaggiare, scaldare il seno con impacchi o sotto il getto caldo della doccia può bastare per far fuoriuscire quel poco latte che basta a far passare un possibile piccolo ingorgo. Meglio procedere con la spremitura manuale che con il tiralatte che potrebbe iperstimolare il seno. Quando il seno inizia a sgonfiarsi non continuare a stimolarlo.
  • Un ulteriore consiglio che ritengo utile è stato quello di indossare un reggiseno di taglia più piccola. Recenti studi hanno evidenziato che fasciare il seno, come consigliavano anni fa, è pericoloso perché la compressione comporta il rischio di ingorghi e mastiti. Indossando un reggiseno più piccolo o una maglia molta aderente non comporta una restrizione così limitativa come una fasciatura ma assolve la funzione per la quale è stata indossata.

Metodo con pillole per smettere di allattare

Come già detto, nel caso in cui al momento di interruzione, la montata sia ancora piena in tutto il suo vigore o siano trascorsi già molti mesi, l’interruzione con il metodo naturale potrebbe durare anche 1 o 2 mesi prima della cessazione definitiva. Per questa ragione o anche nel caso vi sia un interruzione di gravidanza è spesso consigliato da subito il ricorso al farmaco.

Il medicinale in questione è il Dostinex, questo serve sia per inibire che per interrompere la normale produzione di latte materno:

Per inibire (ma non interrompere del tutto), la lattazione, si consiglia una dose pari a 1 mg al giorno (pari a due compresse in unica soluzione, da assumersi dopo il pasto) iniziando dal primo giorno dopo il parto.

Per far cessare del tutto la lattazione, invece, la dose di Dostinex rimane la stessa ma la somministrazione cambia. Si consiglia l’assunzione di mezza compressa (pari a 0,25 mg) ogni 12 ore per due giorni.

La somministrazione avviene sempre a stomaco pieno e durante tutta la cura è assolutamente indispensabile il continuo monitoraggio da parte del medico, visto che si tratta di un medicinale che può dare ipersensibilità ed effetti collaterali.

Durante la cura a base di Dostinex nelle donne si ripristina l’ovulazione e quindi la possibilità di concepire. Va da sè che in caso di gravidanza la somministrazione del farmaco deve essere immediatamente sospesa

Allattamento al Seno o latte Artificiale – una scelta da non giudicare

L’allattamento al seno è molto importante.

Il latte che la mamma produce è un latte unico, inimitabile, specifico per il proprio bambino, con una composizione ideale per le sue esigenze nutritive e di sviluppo. E’ anche ricco di sostanze biologicamente attive con molti effetti positivi: aiutano la digestione del bambino, rinforzano il suo sistema immunitario in maniera permanente, maturano il sistema nervoso e gli altri organi.

Anche il latte dei primi giorni (il colostro) è particolarmente prezioso per la ricchezza di anticorpi e la rispondenza alle necessità nutritive del neonato in attesa del latte vero e proprio. Il normale colore del colostro è giallastro. Inoltre, fatto non trascurabile, il latte materno è sempre pronto per l’uso, alla giusta temperatura, igienicamente adeguato.

Confermato che il latte materno è ineguagliabile….

…. ritengo anche fondamentale supportare le mamme che, per varie ragioni, decidono di non allattare al seno.

E’ giusto chiarire che allattare al seno è più difficile di quanto si pensi, ed è una cosa che generalmente si impara. Ad alcune viene naturale, ci sono fortunate che hanno un seno predisposto e che ha una montata lattea immediata, ma per la maggior parte delle neomamme è necessario acquisire la giusta tecnica.

Soprattutto in ospedale secondo me, vengono sempre più spesso adottate delle politiche un po’ troppo restrittive per le mamme che cominciano affrontando non poche difficoltà. C’è una sorta di terrorismo psicologico che impone il presupposto che la mamma DEVE allattare al seno altrimenti viene giudicata come reietta. Io invece credo fermamente che questa dovrebbe essere una scelta individuale e supportata dal personale sanitario qualunque essa sia e sicuramente non imposta o indotta.

Ad oggi i latti artificiali sono molto validi. Conosco mamme, con bambini allattati al seno perennemente ammalati e figli della stessa mamma allattati esclusivamente con artificiale e in perfetta salute. Con questo non dico che non sia necessario allattare al seno ma solo che è una scelta che non deve creare ripercussioni psicologiche alla mamma.

Per mia esperienza ho parlato con diverse mamme e la maggior parte per un motivo o per l’altro ha dovuto abbandonare l’ allattamento al seno prima di quanto pensasse, non credo siano state contente, come non lo ero io, ma la maggior parte delle volte sono le circostanze che conducono alle scelte, quindi MAI GIUDICARE!

Per decidere come allattare il vostro bambino vagliamo i vari aspetti a favore e contro all’allattamento al seno:

Ecco i Pro dell’allattamento al seno

  • La mamma che allatta avrà un risparmio economico
  • Alcuni studi ipotizzano che per chi ha allattato al seno una protezione contro il cancro al seno a ovaie e osteoporosi
  • La mamma che allatta al seno avrà più tempo per dormire la notte in posizione laterale ma avrà più interruzioni poiché sazia meno del latte artificiale e richiederà più poppate al giorno.
  • La mamma che allatta al seno non dovrà preoccuparsi di stipsi, e intolleranze e scelta ottimale del latte artificiale.
  • La mamma che allatta al seno non deve preoccuparsi di portarsi dietro tutto il necessario per allattare.
  • La mamma in linea di massima non si deve preoccupare per l’idratazione del piccolo

Gli svantaggi dell’allattamento al seno invece sono che:

  • Allattare al seno può , se non controllato, creare cattive abitudini
  • E’ più difficile proporre il ciuccio e tendenzialmente potrebbe creare più problemi la fase dello svezzamento.
  • Aiuta a smaltire i kg di troppo ma nello stesso tempo occorre mantenere un paio di kg in più per garantire il nutrimento adeguato
  • Una donna che allatta al seno per più di un anno e che ha un seno piccolo solitamente lo vede sparire, chi lo ha più grosso lo vede afflosciarsi
  • L’allattamento al seno è più difficile da prestabilire e pertanto non agevola l’organizzazione di spostamenti e uscite
  • Allattare al seno può essere doloroso e diventare un disagio se non avviene correttamente e causa ragadi, ingorghi o mastiti.

Io personalmente sono pro allattamento naturale ma se ripenso a quando per me è diventato un incubo per il dolore, quando ogni volta che la mia piccola piangeva per la fame a me veniva da piangere perché pensavo alla sofferenza che avrebbe seguito, quando dovevo fare notti insonni per tirarmi il latte che faticava a uscire, capisco coloro che non riescono a proseguire, perché io ho smesso per queste ragioni di allattare ma ho acquisito serenità nello stesso tempo, e secondo me questa è altrettanto importante nel crescere un piccolo neonato.

Se vuoi sapere di più sull’allattamento al seno leggi l’articolo “Tutto quello che devi sapere sull’allattamento al Seno

Se vuoi sapere di più sul latte artificiale leggi l’articolo “Tutto sul latte artificiale – Quando e come utilizzarlo