Conservazione e preparazione latte materno

Prima di ogni raccolta è fondamentale un accurato lavaggio delle mani. Per lo svuotamento è possibile utilizzare spremitura manuale, estrazione con tiralatte manuale o elettrico. Tutto il materiale utilizzato deve essere lavato e risciacquato con cura in modo da eliminare i residui organici. ( Io per il lavaggio ho preferito non utilizzare il sapone ma il bicarbonato, per evitare contaminazione con saponi).

Se estrai piccole quantità di latte diverse volte al giorno, mescola le porzioni solo quando si saranno ben raffreddate, mai latte appena estratto insieme a quello già raffreddato.

Non raffreddare nella porta del frigorifero ma nella zona più fredda (solitamente la parte posteriore del ripiano sopra lo scomparto delle verdure.

Si sconsiglia di aggiungere latte appena estratto a quello già congelato.

Indicare sul contenitore ora e giorno di raccolta del latte.

Quando si congela il latte, lasciare spazio nel contenitore per permettere al liquido di espandersi, non riempire per più dei 3/4

Non scongelare ne scaldare il latte nel microonde o in acqua bollente per evitare la perdita delle vitamine e minerali ma a bagno maria partendo da acqua a temperatura ambiente.

Lo scongelamento puo avvenire lentamente ( in frigorifero per un periodo non superiore alle 24 ore) o rapidamente ( a bagnomaria con acqua non superiore a 37 gradi o sotto acua corrente tiepida)

Il latte estratto e congelato, dopo lo scongelamento, potrà essere conservato per massimo 2 ore a temperatura ambiente e per massimo 24 ore in frigorifero.

Il latte non deve essere ricongelato dopo lo scongelamento.

Fai roteare delicatamente il contenitore per miscelare il grasso separato. Evita di  scuotere o mescolare il latte.

Tempi di conservazione del latte per un bimbo nato a termine:

  • temperatura ambiente (19°-26°) 4-6 ore
  • frigo 3-8 giorni
  • congelatore 2 settimane-6 mesi
  • congelato e posto successivamente in frigo 24 ore

 

Tutto il necessario per la conservazione del latte Materno:

  • Tiralatte (prima di acquistarlo, visto il costo non indifferente soprattutto per quello elettrico, consiglio di valutare che vi sia una massiccia produzione, in caso contrario potrete affittarlo in farmacia. Sconsiglio il tiralatte manuale per risparmiare tempo ed energia. Per lo stesso motivo consiglio l’acquisto di un tiralatte doppio che ha un prezzo leggermente superiore ma vi assicuro che soprattutto di notte sarete felici di dormire mezz’ora in più perché avete svuotato i due seni in contemporanea.
  • Contenitori di plastica rigida appositi. Vi consiglio di acquistare subito quelli con capienza almeno 200ml altrimenti crescendo il vostro piccolo e aumentando le dosi di latte a poppata sarete costretti a ricomprarli. Inoltre li utilizzerete anche per la conservazione delle pappe più avanti.
  • Biberon. Vi consiglio l’acquisto di almeno due per tipo, vi tornerà utile di notte quando non avrete voglia di lavarlo e sterillarlo per il mattino e ci sarà il secondo biberon lavato e magari già pronto, solo da scaldare. Io vi consiglierò quelli della mam perché personalmente mi sono trovata splendidamente, ho evitato di acquistare lo sterilizzatore perché si sterilizzano in 3 minuti nel micronde e sono anticolica…fantastici. Vi consiglio il pluripac per risparmiare e nel quale troverete anche lo scovolino per il lavaggio e un ciuccio.
  • Sterilizzatore elettrico o sterilizzatore da microonde . Io non ho acquistato lo sterilizzatore elettrico ma vi messo il link di un prodotto di cui mi hanno parlato molto bene. Nel compenso ho acquistato lo sterilizzatore da microonde, e per quanto mi riguarda mi sono trovata benissimo, molto veloce e pratico per i contenitore del latte, i biberon e i ciucci li ho acquistati della mam così erano autosterilizzanti tramite microonde. Considerate che passati i primi 6 mesi smetterete di sterilizzare qualsiasi cosa. Fate attenzione alle misure del vostro forno a microonde prima dell’acquisto, alcuni modelli potrebbero non entrare nei forni piccoli.
  • Liquidi sterilizzanti. Alcune cose, come parti del tiralatte, paracapezzoli ecc, non possono essere sterilizzate ad alte temperature. Io inizialmente ho utilizzato il prodotto nel link dopodichè sono passata al bicarbonato.
  • Scaldabiberon
  • Termos da viaggio. E’ stato il mio salvavita fuori casa. Lo utilizzo ancora adesso per le pappe. L’acqua bollita all’interno del contenitore termico mantiene la temperatura fino a 6 ore e potrai riscaldare il biberon in 2,5 minuti. Compatibile con quasi tutte le marche di biberon e contenitori per la pappa. Utile da tenere sul comodino di notte per avere l’acqua calda già pronta.

Montata Lattea – Scarsa Produzione di Latte

Produzione di poco latte

Solitamente una madre produce da 10 a 50 ml di latte nelle 24 ore successive alla nascita. Queste quantità aumentano nei giorni successivi, in coincidenza con la trasformazione del colostro in latte di transizione. A distanza di circa 2-3 giorni dal parto scatta la montata lattea, la produzione abbondante di latte, che gradualmente viene a sostituire il prezioso latte dei primi giorni, il colostro.

Una delle cause maggiori di interruzione dell’allattamento al seno è proprio la non immediata montata lattea. Questo però, può anche avvenire nelle fasi di scatti di crescita, in cui il piccolo potrebbe il bimbo sembrare sempre insoddisfatto e piangere. In questi casi, dopo aver attaccato il piccolo, potete proporgli un aggiunta di latte in formula, ma sempre dopo avergli proposto e fatto svuotare i seni così da stimolare una produzione ulteriore.

E’ bene ricordare che la sera la produzione di latte è minore e la qualità potrebbe essere non soddisfacente, perché la mamma è stanca e potrebbe produrre latte più acquoso in questo caso se vi tirate il latte, fatelo maggiormente al mattino. La dose mattutina, sarà più consistente e grassa, utilissima da proporre alla poppata pre-serale per farlo durare più ore durante la notte.

La produzione di latte si basa su un meccanismo di domanda e offerta: più il bimbo succhia e più latte viene prodotto.

La maggior parte dei bambini è pienamente in grado, basandosi sulla propria fame, di succhiare più o meno spesso e più o meno a lungo per ogni singola poppata a secondo delle loro reali esigenze (allattamento a richiesta).

Se il neonato è sano e succhia bene, è opportuno lasciare che si regoli da solo, se staccato precocemente potrebbe non arrivare a succhiare il latte più sostanzioso che esce dopo, essendo il primo più ricco di acqua per rispondere il bisogno di dissetare. Il neonato deve mangiare “tanto da saziarsi e da crescere”.

Nello stesso tempo quando vi accorgete che non ingoia più, quindi sta ciucciando solo per conforto , vi consiglio a quel punto di staccarlo e di non abituarlo a spiacevoli rituali che potrebbero renderlo dipendente da tetta. Meglio il ciuccio che attaccarlo al seno, soprattutto se ha finito di mangiare mezz’ora prima.  E’ importante che lo stomaco del bambino non sia sempre pieno.

Alcuni invece tendono a dormire troppo a lungo, pur essendo sani; vanno allora svegliati e stimolati a succhiare, soprattutto nei primi giorni dopo il parto ossia nella fase di avvio dell’allattamento. In questa fase è utile evitare di offrire altri liquidi o il ciuccio, proprio per favorire la produzione di latte.

Ci sono diversi modi per aumentare la produzione di latte:

  • Attaccare spesso il bambino è il metodo migliore ovviamente.
  • Affidatevi alle erbe. Andate in erboristeria e fatevi dare una tisana apposita. Possono risultare miracolose.
  • Io ho utilizzato le bustine PIU LATTE PLUS che hanno in un primo momento migliorato sensibilmente la situazione
  • Utilizzare il Tiralatte. C’è una tecnica per aumentare la quantità di latte prodotta in caso di poco latte o scatto di crescita. Tirare il latte per 20 minuti a seno, fare una pausa di 15 minuti e tirarlo per altri 10 minuti per parte. Ripeterlo per una terza volta per 5 minuti. Anche se non uscirà nulla stimolerete la produzione. Il tutto ovviamente senza che vi sia dolore.

Allattamento al Seno o latte Artificiale – una scelta da non giudicare

L’allattamento al seno è molto importante.

Il latte che la mamma produce è un latte unico, inimitabile, specifico per il proprio bambino, con una composizione ideale per le sue esigenze nutritive e di sviluppo. E’ anche ricco di sostanze biologicamente attive con molti effetti positivi: aiutano la digestione del bambino, rinforzano il suo sistema immunitario in maniera permanente, maturano il sistema nervoso e gli altri organi.

Anche il latte dei primi giorni (il colostro) è particolarmente prezioso per la ricchezza di anticorpi e la rispondenza alle necessità nutritive del neonato in attesa del latte vero e proprio. Il normale colore del colostro è giallastro. Inoltre, fatto non trascurabile, il latte materno è sempre pronto per l’uso, alla giusta temperatura, igienicamente adeguato.

Confermato che il latte materno è ineguagliabile….

…. ritengo anche fondamentale supportare le mamme che, per varie ragioni, decidono di non allattare al seno.

E’ giusto chiarire che allattare al seno è più difficile di quanto si pensi, ed è una cosa che generalmente si impara. Ad alcune viene naturale, ci sono fortunate che hanno un seno predisposto e che ha una montata lattea immediata, ma per la maggior parte delle neomamme è necessario acquisire la giusta tecnica.

Soprattutto in ospedale secondo me, vengono sempre più spesso adottate delle politiche un po’ troppo restrittive per le mamme che cominciano affrontando non poche difficoltà. C’è una sorta di terrorismo psicologico che impone il presupposto che la mamma DEVE allattare al seno altrimenti viene giudicata come reietta. Io invece credo fermamente che questa dovrebbe essere una scelta individuale e supportata dal personale sanitario qualunque essa sia e sicuramente non imposta o indotta.

Ad oggi i latti artificiali sono molto validi. Conosco mamme, con bambini allattati al seno perennemente ammalati e figli della stessa mamma allattati esclusivamente con artificiale e in perfetta salute. Con questo non dico che non sia necessario allattare al seno ma solo che è una scelta che non deve creare ripercussioni psicologiche alla mamma.

Per mia esperienza ho parlato con diverse mamme e la maggior parte per un motivo o per l’altro ha dovuto abbandonare l’ allattamento al seno prima di quanto pensasse, non credo siano state contente, come non lo ero io, ma la maggior parte delle volte sono le circostanze che conducono alle scelte, quindi MAI GIUDICARE!

Per decidere come allattare il vostro bambino vagliamo i vari aspetti a favore e contro all’allattamento al seno:

Ecco i Pro dell’allattamento al seno

  • La mamma che allatta avrà un risparmio economico
  • Alcuni studi ipotizzano che per chi ha allattato al seno una protezione contro il cancro al seno a ovaie e osteoporosi
  • La mamma che allatta al seno avrà più tempo per dormire la notte in posizione laterale ma avrà più interruzioni poiché sazia meno del latte artificiale e richiederà più poppate al giorno.
  • La mamma che allatta al seno non dovrà preoccuparsi di stipsi, e intolleranze e scelta ottimale del latte artificiale.
  • La mamma che allatta al seno non deve preoccuparsi di portarsi dietro tutto il necessario per allattare.
  • La mamma in linea di massima non si deve preoccupare per l’idratazione del piccolo

Gli svantaggi dell’allattamento al seno invece sono che:

  • Allattare al seno può , se non controllato, creare cattive abitudini
  • E’ più difficile proporre il ciuccio e tendenzialmente potrebbe creare più problemi la fase dello svezzamento.
  • Aiuta a smaltire i kg di troppo ma nello stesso tempo occorre mantenere un paio di kg in più per garantire il nutrimento adeguato
  • Una donna che allatta al seno per più di un anno e che ha un seno piccolo solitamente lo vede sparire, chi lo ha più grosso lo vede afflosciarsi
  • L’allattamento al seno è più difficile da prestabilire e pertanto non agevola l’organizzazione di spostamenti e uscite
  • Allattare al seno può essere doloroso e diventare un disagio se non avviene correttamente e causa ragadi, ingorghi o mastiti.

Io personalmente sono pro allattamento naturale ma se ripenso a quando per me è diventato un incubo per il dolore, quando ogni volta che la mia piccola piangeva per la fame a me veniva da piangere perché pensavo alla sofferenza che avrebbe seguito, quando dovevo fare notti insonni per tirarmi il latte che faticava a uscire, capisco coloro che non riescono a proseguire, perché io ho smesso per queste ragioni di allattare ma ho acquisito serenità nello stesso tempo, e secondo me questa è altrettanto importante nel crescere un piccolo neonato.

Se vuoi sapere di più sull’allattamento al seno leggi l’articolo “Tutto quello che devi sapere sull’allattamento al Seno

Se vuoi sapere di più sul latte artificiale leggi l’articolo “Tutto sul latte artificiale – Quando e come utilizzarlo