Come si cambia un pannolino e quanto spesso?

Questa sarà l’azione che ripeterai più spesso nella tua nuova vita da mamma, soprattutto se tuo marito non riesce a gestire, per vari motivi, questa incombenza.

Il famoso cambio pannolino, quando e quanto?

Questa è senz’altro la pratica che si svolge più spesso ed è inoltre la prima che ci si trova a dover affrontare.

Nei primi giorni dopo la nascita il bambino va generalmente cambiato e lavato molto spesso, in rapporto alla frequenza dei suoi bisogni poiché le feci, le urine, il sudore sono irritanti per la pelle e il loro contatto potrebbe essere dannoso e portare ad irritazioni.

Detto questo va seguita anche una regola del buon senso, se il bambino dorme e ha fatto la pipì non occorre svegliarlo.

Vi consiglio nei primissimi mesi di effettuare il cambio prima di farlo mangiare per un duplice motivo:

  • il primo per evitare spiacevoli reflussi
  • il secondo deriva dal fatto che il più delle volte si addormenterà subito dopo aver poppato,

È anche vero che spesso, soprattutto se allattati al seno, questi defecheranno dopo il pasto in tal caso sarà opportuno cambiarli anche dopo. Man mano che il bimbo crescerà, e rimarrà sveglio più a lungo, potrete slittare il cambio.

Come si cambia il Pannolino?

Le prime volte, cambiare il pannolino a un neonato può risultare un po’ difficoltoso. Niente paura! E’ tutto normale.

Prepara il fasciatoio. Devi avere tutto l’occorrente pronto a portata di mano, in modo da non dover abbandonare mai il bambino, soprattutto se sei da sola.

Il fasciatoio per comodità sarebbe meglio posizionarlo in bagno per agevolare la pratica ed evitare di andare in giro con un neonato nudo e urlante per la casa, soprattutto d’inverno.

Ma per chi non ha spazio in bagno come la sottoscritta non ci sono molte alternative, per questo vi consiglio di mettere una stufetta vicino al fasciatoio che lo terrà al caldo.

Ad ogni cambio il bambino dovrebbe essere lavato con acqua nel lavandino del bagno, tenendolo in braccio a pancia in giù e ben appoggiato sul braccio di sostegno, mentre viene deterso e risciacquato con l’altra mano.

Non è necessario che il piccolo stia a penzoloni, quando e se vorrà ,per sentirsi più comodo potrete fargli appoggiare i piedini al lavandino.

Verificate sempre prima che l’acqua corrente sia tiepida e dopodiché asciugate subito il piccolo,  l’umidità fa proliferare i germi.

Per quanto riguarda le bambine, per evitare che eventuali fonti d’infezione passino dall’ano alla vagina, sarà opportuno lavarle e asciugarle allargando le grandi labbra e procedendo dal davanti al dietro, per le mamme dovrebbe essere una prassi normale, niente di nuovo, occorre quindi solo avvisare i papà. Inoltre per quanto riguarda le bambine, nel corso delle prime settimane dopo la nascita, è bene sapere che possono essere frequenti delle secrezioni vaginali biancastre (conseguenza dell’effetto di ormoni materni ricevuti attraverso la placenta nel corso della gravidanza, ma nel volgere di 15-20 giorni esauriscono i loro effetti), ma non è assolutamente opportuno tentare di rimuoverle dall’interno.

Nei maschietti il prepuzio è spesso aderente al glande, ma nelle delicate manovre di detersione del pene non è opportuno cercare di scoprire del tutto il glande con manovre di stiramento verso il dietro del prepuzio inoltre in attesa del distacco del cordone ombelicale, il pene dovrebbe essere rivolto verso il basso, nel tentativo di evitare che, facendo la pipì, il piccolo lo bagni.

Infine quando si asciuga è bene fare attenzione alle pieghine dello scroto, dove possono rimanere residui di feci.

Detto ciò è ovvio che per occorre eliminare le feci prima del lavaggio.

Io mi sono attrezzata con delle salviette umidificate al 99.9% composte d’acqua e 0.1% estratti di frutta. Ve le consiglio perché essendo naturali anche in caso foste fuori casa non avreste problema di irritazioni o problema alcuno, le potete trovare qui. Inizialmente utilizzavo i quadrotti di cotone ma occorreva bagnarli (dovevo riempire una ciotola d’acqua da cambiare dopo ogni lavaggio, non essendo vicino al lavandino, alche a parità di prezzo ho preferito orientarmi sulle salviettine umide e i quadrotto rimasti li utilizzo per struccarmi).

Dopo averlo lavato occorre mettergli il pannolino:

Aprilo prima di fare tutte le altre operazioni così da evitare perdite di tempo.

Sollevagli le gambine con una mano e con l’altra infila sotto al culetto il pannolino pulito. Ora è meglio specificare che per evitare le eruzioni, non mi riferisco alla pipì, occorre scegliere un buon pannolino, della taglia giusta (quando cominciano a essere piccoli perdono e bisogna aumentare la taglia) e soprattutto chiuderli correttamente.

Quando la parte posteriore, quella con gli elastici, sarà all’altezza dei reni circa, adagiate giù le gambine.

Inizialmente il cambio cercherete di praticarlo nel minor tempo possibile e non farete caso alle linee che delimitano i bordi delle gambine, ecco quando andate a coprirlo con la parte superiore dovrete fare in modo che quelle linee aderiscano bene all’inguine così da evitare le fuoriuscite.

Infine fissatelo con gli adesivi sul davanti, ne troppo stretto ne troppo largo.

Ricordate che inizialmente il pannolino dovrà essere risvoltato per non coprire il cordone e farlo respirare.

 

Ecco alcuni problemi del Cambio pannolino

Di fronte a banali arrossamenti del sederino è spesso sufficiente, cambiare con più frequenza il pannolino e se le condizioni ambientali lo consentono, detergere e asciugare delicatamente la parte e lasciarla esposta alla circolazione d’aria attraverso l’impiego di un pannolino applicato in modo ampio e molto largo, oppure ponendo per qualche ora il piccolo a pancia in giù adagiato su un telo cambio assorbente per raccogliere la pipì.

In ogni caso il pannolino non deve mai essere troppo aderente, ma di misura adatta e posizionato con gli adesivi davanti.

Se il piccolo si è scaricato più volte e ha una pelle molto sensibile, magari già irritata, si può pensare di proteggerla con un velo di crema all’ossido di zinco, ma diciamo che l’applicazione della crema è a necessità, non abituale.

Nel caso si presentasse invece una vera e propria dermatite da pannolino, che si mostra come un eritema o un arrossamento della pelle, talvolta anche leggermente gonfia e calda al tatto, che può estendersi anche su tutti i glutei.

Le cause possono essere molteplici:

  • Sfregamento ripetuto con il pannolino che appare maggiormente tra i 9 e i 12 mesi, quando stanno molto a lungo seduti;
  • irritazione dovuta al contatto con urina e feci e sudore più frequente in estate o successiva a episodi di diarrea;
  • allergia da contatto: in questo caso l’irritazione può dipendere da una reazione a detergenti, profumi, creme, materiali del pannolino o, in caso di pannolini lavabili, detersivi utilizzati per lavarli;
  • infezioni come la Candida;
  • variazioni nell’alimentazione. L’introduzione di nuovi cibi (per esempio durante lo svezzamento). In tal caso è utile sciacquare la pelle con acqua e bicarbonato o lavarlo con amido di riso e successivamente applicare una crema adeguata all’ossido di zinco pasta o pomate alla Calendula e Camomilla, in farmacia sapranno consigliarvi, se riuscite munitevi di foto sul cellulare così da far capire bene la situazione.

Nel caso anche con l’applicazione delle creme specifiche l’eritema non dovesse guarire entro un paio di giorni risulta indispensabile la visita del pediatra che dovrà valutare se vi è una possibile infezione e nel caso prescrivere una crema antimicotica.

Tutto quello che ti serve per fare il cambio pannolino

  • Ovviamente i Pannolini Qui potete leggere come scegliere i pannolini migliori;
  • Salviette Umide il più neutre possibile o quadrotti di cotone, io utilizzo le WaterWipes 99,9% acqua depurata, 0,1% di estratto di frutta;
  • Sapone Neutro essendo un po’ fissata per le cose naturali pertanto non sono andata sul sapone più economico ma su quello che mi hanno consigliato essere tra i più naturali Intimo Me di Fiocchi di Riso (Senza sodium lauryl sulfate, senza sodium laureth sulfate, senza profumi sintetici, senza coloranti). Utilizzo della linea Fiocchi di Riso anche lo shampoo, sono un po’ carucci ma risparmio sulla crema che non ho praticamente mai avuto bisogno di mettere. Questo prodotto è fondamentale nella “fase pannolino”, deterge con agenti schiumogeni naturali delicati, rispetta le mucose delle parti intime promuovendo il mantenimento di un pH acido protettivo e la fisiologica attività della flora vaginale prevenendo gli arrossamenti,
  • Crema a base di ossido di ossido di zinco da utilizzare in caso di necessità. Sinceramente non l’ho mai acquistata, mi hanno dato dei campioncini di Connettivina Baby e nei rari casi in cui, dopo dissenteria, la mia piccola ha avuto il sederino arrossato, ho utilizzato appunto questi campioncini che hanno risolto il problema. Per chi volesse andare sul tradizionale anche la Pasta per il Cambio della Mustela è ottima.

Per chi volesse acquistare marchi più conosciuti, mi hanno parlato molto bene della Mustela ed Euphidra, e dopo aver visto l’INCI posso dire che sono comunque un valida alternativa con un buon rapporto qualità, anche in termini di ingredienti/prezzo.

 

Quali sono i migliori pannolini in commercio in rapporto qualità – prezzo?

Buongiorno mamme oggi vi parlerò di… PANNOLINI!

Diciamoci la verità, di tutti gli acquisti che si devono fare per i neonati, i pannolini, considerata la loro vita media e soprattutto l’esborso di denaro che richiedono, sono la spesa meno accettata di tutte eppure non se ne può proprio fare a meno.

Cominciamo a fare una distinzione fondamentale, in commercio si trovano sia i pannolini lavabili che quindi si possono riutilizzare, sia i classici usa e getta.

Usa e getta:

Sul mercato si possono trovare innumerevoli varianti: in base al sesso, alle taglie (primi giorni, primi mesi e primi passi), la versione da notte e quella da giorno.

Che dire iniziamo con alcuni consigli:

Non fare molta scorta delle taglie 1 e 2 poiché il piccolo cresce in fretta,  dalla taglia 3 si può cominciare ad aumentare la quantità, ma è dalla 4 che si rimarrà un po fermi.

Secondo consiglio, prima di avventarsi sui pacchi maxi occorre provare prima i pannolini, sia per evitare che non siano ben tollerati dal piccolo, e sia in quanto non tutte le marche hanno la stessa vestibilità.

Consiglio 3: Per la taglia attenetevi a grandi linee rispetto a quanto  indicato nelle confezioni, ma fate più riferimento alle dimensioni del bambino, inoltre quando cominceranno a esserci frequenti fuoriuscite, soprattutto nella parte superiore è perché ormai la taglia è da aumentare.

Sebbene io sia qui a recensire la qualità di diverse marche e darvi consigli d’acquisto,  soprattutto in relazione ai prezzi, mi sento di poter affermare che sono una fan sfegatata dei pampers progressi. Credo siano il top della gamma e ineguagliabili, non per niente utilizzati nei reparti di maternità.  La scelta da fare, per me, sarebbe ovvia peccato che ci si debba scontrare con il prezzo che è anch’esso il top della gamma, ma in negativo purtroppo.

Se state leggendo questo post con la speranza che vi dica la marca di pannolini alternativa ai pampers progressi mi spiace deludervi ma ancora non è stata inventata.

Per quanto riguarda tutte le altre marche se avrete modo di confrontarvi con amiche non troverete mai una risposta univoca poiché i pannolini sono un po’ come il latte artificiale, ogni bambino risponde in modo differente … ci sono mamme che si trovano benissimo con una marca e altre che quella marca la denigreranno e quindi che fare?

Le alternative sono due :

1.Scegliere di acquistare i pampers progressi a cifre ragionevoli, cercando di spendere il meno possibile.

La quasi totalità delle mamme con cui ho parlato li reputa i migliori, ma ad un certo punto li abbandona a causa dei prezzi elevati. Vorrei offrirvi una soluzione per ovviare a questo problema:

  • Acquistare on-line…Attenzione però non sempre è vantaggioso come si pensa,  al prezzo del pannolino occorerà aggiungere quello delle spese di spedizione, quindi fate bene i calcoli. Vi consiglio il sito su cui acquisto di più: Amazon 

    Frequentemente ci sono offerte e l’ultima volta ho acquistato 208 pannolini Pampers taglia4 a 43.04 €,poco più di 0.20 € a pannolino, fantastico! I costi di consegna sono pari molto bassi euro o gratuiti e hanno il miglior assortimento in circolazione.

  • Acquistare i Pampers tedeschi o inglesi, quasi identici a quelli italiani ma con un prezzo inferiore. Non sono proprio uguali, ma è un buon compromesso tra la qualità alla quale siete abituati e un buon prezzo.

I New Baby o premium protections sono i progressi italiani mentre i baby dry sono chiamati esattamente come i nostri. Vi riporto i link sotto, come noterete rimaniamo al di sotto dei 0.19 € a pannolino che per i pampers è un miracolo.

Se invece volete i pampers progressi italiani a tutti i costi vi basterà attendete le promozioni.

Ovviamente è importante puntare sui multipack (pacchi famiglia) e cercare offerte e promozioni spesso lanciate sia nei negozi tradizionali che online. Vi assicuro che i supermercati effettuano le promozioni dei pannolini a rotazione quindi un mese ci saranno i progressi, un mese i sole e luna e infine i baby dry.

Gli ultimi maxi pacchi che ho acquistato al Carrefour sono i Baby dry taglia 3×168 pz a 28.99€ cioè 0.17€ pannolino e taglia 4×156 pz a 28.99€ cioè 0.19€ pannolino.

Se si presta attenzione si riesce a non spendere eccessivamente per un pannolino che a prezzo pieno costano cifre improponibili.

Pampers New Baby 1 (poco più di 0.19 € pannolino) li potete trovare qui.

Pampers Simply Dry 3X 180 pannolini  li potete trovare qui.

Pampers New Baby 0X 24 pannolini li potete trovare qui.

Pampers New Baby 1X 144 pannolini li potete trovare qui.

Pampers Premium Protections 2X 240 pannolini li potete trovare qui.

Pampers Baby Dry 3X 198 pannolini li potrete trovare qui.

2.La seconda alternativa è provare le altre marche, facendovi un po guidare da questa recensione che vi chiarirà alcuni dubbi ed esporrà  le caratteristiche ritenute importanti per la scelta che andrete a compiere.

Vi stilerò la mia personale classifica, motivata dalle mie recensioni. I prezzi riportati sono considerati in assenza di promozioni particolari quindi a prezzo pieno.

  • Pampers PROGRESSI (1° Posto nella mia classifica personale QUALITA’ OTTIMA, ovviamente li acquisto solo in offerta)

Prezzo: Prezzo che in base alle taglie varie da 0.3 a 0.45 pannolino circa

Assorbimento:  Ottimo, bordi ampi e retina che trattiene la pupù liquida in modo che non sia a contatto della pelle e rimanga sempre sottile, banda che si colora se bagnato nelle taglie 1-2-3.

Perdite: Nessuna

Tenuta: Extraforte Ottimo, bande elastiche e linguette che si attaccano benissimo

Traspirabilità: Super morbido e sottile permette massima traspirabilità

  • Pampers BABY DRY (2° Posto nella mia classifica personale, QUALITA’ ELEVATA)

Prezzo: Prezzo che in base alle taglie varie da 0.33 a 0.40 pannolino circa

Assorbimento:  Super assorbente anche se si gonfiano molto, bordi ampi.

Perdite: Nessuna

Tenuta: Molto Buono bande elastiche avvolgenti

Traspirabilità:  morbidi al tatto, la loro particolare struttura lascia passare liberamente l’aria al suo interno per una naturale traspirabilità anche se si gonfiano, inoltre hanno una lozione con aloe per evitare irritazioni ed effettivamente mi durano tutta la notte senza mai un rossore.

  • Huggies BEBE’ (2° Posto nella mia classifica personale qualità elevata) I primi mesi, visto il costo dei pampers progressi, ho cercato un pannolino che rispondesse al meglio alle mie esigenze e mi sono orientata sugli huggies e devo dire che mi sono trovata bene…la taglia 1 e 2 le ho trovate molto simili per qualità a pampers progressi, stessa leggerezza, stessa banda colorata per la pipì, stessa assorbenza insomma non capivo perché tutta questa diffidenza nei confronti di questa marca, purtroppo però dalla taglia 3 in poi mi è sembrato di cambiare pannolini. L’odore è orrendo, a volte non capisco se ha fatto la pipi o è proprio il pannolino a puzzare inoltre non ha più la banda colorata ed è molto più spesso e plasticoso. Avvicinandomi alla stagione estiva ha iniziato talvolta a dare problemi di arrossamento, essendo spesso, non è molto traspirante anche se continua ad essere assorbente.

Prezzo: Prezzo che in base alle taglie varie da 0.20 a 0.24 pannolino circa. I prezzi non sono concorrenziali ameno che non ci siano delle offerte al supermercato, in compenso vi allego due link vantaggiosi:

Huggies 1 (0.16 € pannolino) : https://amzn.to/2RtAHqe

Huggies 2 (0.20 € pannolino) : https://amzn.to/2O80B4u

Assorbimento: Ottimo, bordi ampi, rimane sempre sottile, banda che si colora se bagnato.

Perdite: Nessuna

Tenuta: Bande elastiche buone

Traspirabilità: Super morbido e sottile permette massima traspirabilità

  • LUPILU’ del lidl (3° Posto nella mia classifica personale qualità molto buona)

Prezzo: Prezzo è d circa 0.16 € pannolino

Assorbimento: Buona assorbenza grazie a uno strato assorbente aggiuntivo, hanno il comodo indicatore di umidità che cambia colore quando il bambino ha fatto la pipì

Perdite: Poche, è presente una banda elastica in vita che trattiene anche le fuoriuscite superiori

Tenuta: Bande elastiche ottime e confortevoli

Traspirabilità: Rivestimento super morbido e sottilissimo per ridurre l’umidità e evitare irritazioni

Prezzo: Sia Chicco che Conad hanno un prezzo medio di 0.21 € pannolino

Assorbimento: Buona assorbenza grazie a uno strato ultra assorbente.

Perdite: Poche, è presente una banda elastica extra contenitiva

Tenuta: Bande elastiche buone

Traspirabilità: Tendono a rimanere umidi al tatto, morbido internamente ma plasticoso esteriormente

Prezzo: Pampers Prezzo che in base alle taglie varie da 0.24 a 0.35 pannolino circa; (Carrefour Baby circa 0.13 € pannolino, Eurospin 0.15 € circa)

Assorbimento: Buona assorbenza con micro granuli assorbi-pipì

Perdite: Qualcuna

Tenuta: Bande elastiche non molto elastiche

Traspirabilità: Relativamente Sottili, con lozione all’aloe per evitare irritazioni e profumo alla camomilla

Prezzo: Huggies Prezzo che in base alle taglie varie da 0.35 a 0.42 pannolino circa;( Trudy circa 0.21€; Coop circa 0.19 €; Esselunga 0.16 €)

Assorbimento: Buona assorbenza

Perdite: Poche, è presente una banda elastica in vita che trattiene anche le fuoriuscite superiori

Tenuta: Bande elastiche non molto elastiche e linguette che tendono a rimane in mano

Traspirabilità: Sono molto rigidi e spessi e purtroppo tendono a surriscaldare il culetto esponendolo ad irritazioni.

Perché i pannolini lavabili sono una valida alternativa?

Per quanto riguarda questo tipo di pannolini ci sono sempre molti pregiudizi a riguardo.

Iniziamo con l’elenco dei fattori positivi:

Ecologici, poiché evitano tonnellate di rifiuti;

Salutari, perché realizzati in cotone privi di sostanze chimiche che possono causare irritazioni e arrossamenti;

Aumentano il controllo delle funzioni fisiologiche, facendo associare la sensazione di bagnato al fare pipì e favorendo così un più precoce passaggio alla mutandina;

Più economici rispetto ali usa e getta;

Elimina il pensiero di rimanere senza;

Dopo aver letto questo elenco immagino che anche voi vi chiediate come mai non sono molto utilizzati?

Gli elementi ci sono tutti, sono vantaggiosi sotto tutti gli aspetti ma la gente preferisce ugualmente pagare di più e avere più disagi per un motivo…la comodità…ma questi pannolini sono effettivamente scomodi? Io ho sempre pensato “che schifo lavare pannolini sporchi” ma ignoravo il vero funzionamento. I pannolini lavabili sono disponibili sul mercato in diverse tipologie e modelli, ecco i principali:

All-in-Two (a due pezzi): sono pannolini composti da una parte interna assorbente, biodegradabile usa e getta e una mutandina impermeabile da sovrapporre esternamente;

Pocket: la loro caratteristica è la forma a ‘tasca’, appunto. Sono formati da una parte interna in e una esterna cucite assieme. Nella tasca si inseriscono degli inserti assorbenti di diversa tipologia a seconda delle specifiche necessità. Sono realizzati in materiali naturali o sintetici (pile, cotone, canapa, bambù, microfibra, spugna, flanella) che tratterranno la cacca e potranno essere gettati direttamente nel wc perché interamente biodegradabile. In alternativa esistono veli in micropile dove la pupù non si attacca e può essere gettata nel wc;

All-in-One (ad un unico pezzo): Sono i più simili ai pannolini usa e getta; Ciripà, pannolini di stoffa in cui sopra ci si mette la mutandina impermeabile.

Ok gli ultimi due non sembrano proprio praticissimi soprattutto quando non fa la pipì, ma per quanto riguarda i primi due modelli sono utilizzabilissimi, la popò finisce nel wc e la pipi si lava. Io nella mia concezione credevo che si dovesse lavare in ogni caso tutto e l‘idea non me li rendeva allettanti ma dopo essermi resa conto che mi sbagliavo perché non li ho presi in considerazione?

Semplice richiedono uno esborso iniziale non indifferente.

Il costo di un kit di pannolini lavabili va dai 400 a 800 euro una tantum.

Ovviamente nel lungo periodo conviene rispetto a quelli usa e getta, considerando che in base alla marca si spende da 600 a 1500 € l’anno (si deve considerare un utilizzo di 2.5/3 anni).

Il problema è che acquistare a questa cifra, decisamente significativa, non avendoli mai provati prima mi ha portato, mio malgrado, a ripiegare sui tradizionali pannolini usa e getta. Indubbiamente se avessi avuto dei campioni da provare, una possibilità gliel’avrei data per valutare se facessero a caso mio.