Dentizione: sintomi e rimedi quando al tuo bambino sta per nascere il primo dentino

Buongiorno mamme, allora dove eravamo rimaste…?

Ah sì, avevamo superato lo step dei primi 3 mesi tempo dopo il quale, ho sentito dire, doveva avvenire una specie di miracolo, il bimbo o la bimba in questione si sarebbe dovuto mettere a dormire, basta coliche o disturbi incomprensibili… ahimè però ciò non corrisponde proprio al vero…sicuramente il bebè dovrebbe ormai avere assunto dei ritmi un po’ più regolari sia nel mangiare che nel dormire, le coliche man mano si stanno attenuando, insomma apparentemente tutto bene ma un giorno potrebbe capitare qualcosa di inaspettato che può cambiare i ritmi guadagnati duramente.

SINTOMI:

A volte possono comparire sintomi quali arrossamento e irritazione della pelle delle guance, del mento, del collo e del sederino, febbre, inappetenza, disturbi gastrointestinali (causati da una temporanea diminuzione delle difese immunitarie) ma soprattutto i segnali caratteristici sono: irritabilità, sonno disturbato con frequenti risvegli e smani di mordere qualsiasi cosa.

A quel punto dopo aver escluso che abbia fame o altro problema evidente, sorge un dubbio… ma è possibile? Non è presto? I dentini cominciano a spuntare più avanti. E invece non è proprio così.

Ogni bambino è differente!

La comparsa del primo dente avviene mediamente intorno al 6° mese di vita, tuttavia, non tutti i bimbi vedono spuntare i dentini nei periodi prestabiliti dalle tabelle dei pediatri in alcuni possono comparire addirittura al 9°-10° mese e in altri, sia pure molto più raramente, avviene molto prima già intorno al 4°-5°, senza costituire un’anomalia (la dentizione infatti è regolata da fattori ereditari).

C’è da dire inoltre che non tutti soffrono particolarmente ogni volta che un nuovo dente spunta dalle gengive

Già verso il 3° mese, si può cominciare a notare, che il bambino si mette a “fare le bave”. Questo fenomeno è dovuto sia alla maturazione dell’attività delle ghiandole che producono la saliva sia al fatto che il bambino non ha ancora imparato a deglutire la saliva. Questo fenomeno è spesso associato all‘inizio della dentizione, poiché l’irritazione delle gengive stimola, come conseguenza, una maggiore salivazione. Non corrisponde, invece, a una reale condizione dello sviluppo dentario del bambino, bensì più a una credenza popolare, la cosiddetta “duplicazione delle gengive” cioè la sensazione che il bordo gengivale del bambino si raddoppi per poter lasciare spazio all’eruzione dei denti.

A prescindere dalle tradizioni, una cosa è certa: la dentizione è un processo lungo e a volte fastidioso che il neonato inizia a sviluppare a partire dal 3°- 4° mese di vita e si completa, nella dentatura da latte, intorno ai 3 anni.

RIMEDI:

è proprio a causa della pressione sulle gengive esercitata dai denti, la causa dei fastidi dei bambini. La mia filosofia è intervenire nel modo più naturale e meno invasivo possibile, quindi i miei consigli tenderanno su questa direzione.

GIOCHI DA MORDERE: SÌ

E’ stato dimostrato che mordendo qualcosa i bimbi riescono a trovare sollievo, pertanto, in questa fase e in quella successiva della vera e propria dentizione, possiamo dargli sollievo offrendogli il ciuccio o i massaggiagengive creati appositamente a questo scopo, anche un massaggio con le dita (ben lavate) sulle gengive può alleviare il fastidio. Un altro buon sistema, non dispendioso, è quello di mettere un fazzoletto di cotone umido nel freezer per un’oretta e poi darlo al bambino da succhiare e per aumentare l’effetto calmante, è possibile anche immergerlo in camomilla non zuccherata.

Per chi optasse per i massaggia gengive, più comunemente definiti “DENTARUOLI” è bene dire che possono essere di silicone al 100%(morbido), oppure contenere acqua o gel necessario per l’azione refrigerante che effettuano, se tenuti nel frigo o nel freezer per essere raffreddati prima di usarli. Il freddo ha un effetto anestetizzante, che in generale aiuta a dare sollievo alle gengive gonfie. Ne esistono di diverse tipologie, specifiche per ogni periodo di crescita.

I massaggiagengive per la prima fase della dentizione, per esempio, si adattano delicatamente alla bocca per non procurare danni di nessun tipo al palato e per alleviare il fastidio procurato dai dentini che crescono nella parte frontale. I massaggiagengive da utilizzare nella seconda fase sono invece più grandi, realizzati in modo da limitare i fastidi provocati dai denti che spuntano nella zona mediana della bocca.

Per l’ultima fase, troviamo oggetti ancora più grandi, che permettono di intervenire sui denti che spuntano nella zona posteriore della bocca. Consiglio pertanto di scegliere un massaggiagengive che sia maneggevole e che sia adatto per la sua età, altrimenti potrebbe non risultare gradito. In commercio ce ne sono diversi validi, in cui è riportata appositamente l’età di riferimento, quindi in questo caso il mio indirizzo non è tanto sulla marca ma più orientato a seguire i mesi sulla confezione che in questo caso sono abbastanza fedeli per le esigenze del piccino, un altro elemento importante per la scelta è la leggerezza e maneggevolezza sia per voi che altrimenti dovreste tenerglielo sempre in bocca, sia per il piccolino che preferisce maneggiare personalmente, inoltre comincerà ad abituarsi a portare correttamente gli oggetti alla bocca.

Infine vi posso dire che non ho trovato dati sulla composizione del gel refrigerante all’interno dei massaggiagengive che è però garantito come atossico, la sua particolare consistenza permette di mantenere il freddo più a lungo, ma io per eccesso di precauzione ho preferito non acquistarlo, poiché nel caso si rompessero la bimba che non ha ancora provato altre consistenze oltre a quella liquida del latte si troverebbe con del gel in bocca e per i miei livelli di preoccupazione ho preferito dirottare la mia scelta altrove.

Esistono anche dei particolari ciucci apribili nei quali è possibile introdurre della frutta…a partire dal 4 mese infatti alcuni pediatri cominciano ad introdurre gli omogeneizzati di frutta, i più rigorosi invece ritengono che lo svezzamento debba iniziare a 6 mesi. Questi ciucci possono essere in silicone con dei forellini (sterilizzabile) o in rete lavabile (a mio avviso, meno igienico), con il duplice scopo quindi di introdurre cibi solidi in modo sicuro (i fori non consentono pezzi di cibo attraverso il quale potrebbero indurre soffocamento) e alleviare il dolore alle gengive unendo l’efficacia del fresco al sapore della frutta.

E’ possibile che il primo modello acquistato non sia quello di gradimento per il vostro piccolino, per forma o consistenza, vi consiglio di acquistare su Amazon per tempo, così senza problemi di tempistiche, riuscirete a trovare dentaruoli validi e di diversi tipi, a poco prezzo.

Di seguito vi elencherò alcuni che ho utilizzato:

Il primo l’ho acquistato e nonostante la consegna non immediata è il prodotto che ho pagato meno e che la mia piccola ha gradito di più, non ha una marca famosa ma è uguale a quelli della Tinabless con un costo decisamente inferiore. Qui per acquistarlo

Questo me lo hanno regalato, anche questo è stato molto gradito, soprattutto per la maneggevolezza. Ha diverse misure per i ciucci che si possono cambiare in base alla crescita della piccola, inoltre questo modello è dotato di tettarelle in silicone e non di rete, decisamente più igienico, lo trovate a questo indirizzo -> https://amzn.to/2PgEd6l

Questo l’ho acquistato ma la mia bimba non l’ha apprezzato molto, primo perché non riusciva a tenerlo in mano in autonomia e secondo per il materiale che per lei risultava essere troppo duro, eppure mi è stato molto consigliato, evidentemente per la mia bimba il fatto che non riuscisse a usarlo in autonomia è stato un deterrente. Lo trovate a questo indirizzo -> https://amzn.to/2UYBQdZ

PRODOTTI OMEOPATICI: SÌ

Anche l’omeopatia rappresenta un valido aiuto, naturale ed innocuo, di dare sollievo al piccolo durante questo evento fisiologico della sua vita. Mi è capitato di seguire le indicazioni presenti sul sito della Dott.ssa Alessandra Turconi, laureata in Medicina e Chirurgia e specializzata in Pediatria all’università di Milano, Omeopata e Pediatra di Famiglia; la dott.ssa Turconi si interessa di salvaguardia della salute dei bambini e alla prevenzione in generale, con una particolare attenzione alla medicina naturale e all’alimentazione in età pediatrica.

Riporto il link di quanto da lei scritto in merito alla dentizione: http://lamiadottoressa.it/index.php/i-miei-articoli/

Esistono anche in commercio, sia preparati “compositi”, ossia contenenti più rimedi omeopatici, in formulazione sia in granuli che in fiale; sia prodotti in gel da applicare 4-5 volte al giorno.

A me personalmente sono state consigliate da diversi pediatri le fiale di CAMILIA , composta da Belladonna 5CH – 333,3 mg; Chamomilla vulgaris 9CH – 333,3 mg; Ferrum phosphoricum 5CH – 333,3 mg; Eccipiente acqua purificata, contiene inoltre tre sostanze attive, tradizionalmente utilizzate dalla farmacologia omeopatica nel trattamento sintomatico dei disturbi della dentizione: Chamomilla vulgaris, Phytolacca decandra e Rheum. Chamomilla agisce sull’infiammazione, calmando il dolore e l’irritabilità del piccolo. Phytolacca calma la smania di mordere e il fastidio che il bimbo lamenta alla gengive. Infine, Rheum è indicato per la diarrea e le coliche dolorose che si possono manifestare durante la dentizione.

E’ un rimedio omeopatico pertanto non a tutti i bimbi garantisce effettivamente il risultato ma nel contempo è privo di effetti collaterali e non ha controindicazioni particolari, è bene comunque informare il proprio pediatra. Si tratta di una soluzione completa e sicura io le ho usate e mi sono trovata bene, poiché ancora non si parla di dentizione e dolore ma bensì di fastidio, infatti sono consigliate i giorni in cui il piccolino è particolarmente irritabile, in questi casi aiutano a rilassare il bambino e attenuano il male ma in caso di dolori acuti sicuramente sono da associare a qualcosa di più forte. Diciamo che in questa prima fase in cui la gengive si sta solo preparando possono essere un valido aiuto.

Un altro prodotto omeopatico è il KINDIVAL, buono anch’esso, ma quest’ultimo come eccipiente ha la saccarina cioè zucchero, che senz’altro male non fa, ma non lo rende ideale per la salute dei dentini e a parità di efficacia, mi sento di consigliare Camilia.

Per quanto riguarda le paste da mettere direttamente sulle gengive, un altro prodotto naturale di cui si sente parlare spesso, più per sentito dire che per consiglio medico, è il MIELE ROSATO che a differenza del miele da banco è depurato per surriscaldamento e non ha rischio di botulino ma è sconsigliato per i bambini sotto l’anno di età, perché potrebbe provocare l’insorgere di carie. Questo è il motivo per cui anche prodotti come il DENTINALE anch’esso molto consigliato, è a mio avviso da utilizzare solo in caso di emergenza assoluta poiché anch’esso ricco di zuccheri.

Diverse mamme mi hanno invece consigliato un BALSAMO PRIMI DENTI prodotto di origine naturale che calma i fastidi causati dalla dentizione (gengiva gonfia, rossa, infiammata, congestionata ed ipersalivazione) grazie alla presenza di peptidi naturali ad effetto analgesico; non contiene ne’ anestetico ne’ antinfiammatorio di sintesi, è privo di zuccheri ed è utilizzabile ripetutamente più volte al giorno, per questo considerato da loro molto efficace. Per i bimbi che soffrono di dolori dovuti alla dentizione in ogni caso NON si devono usare pomate a base di lidocaina, che possono provocare effetti collaterali seri che arrivano anche alla morte, ad affermarlo una nota dell’Fda, l’agenzia ha ricevuto 22 segnalazioni di effetti avversi dovuti all’ingestione di una quantità eccessiva di lidocaina, dalle convulsioni alle aritmie cardiache, con 11 decessi, probabilmente collegati. In generale, specifica l’Fda, i pediatri non dovrebbero prescrivere farmaci per il dolore dovuto ai denti che stanno uscendo, e i genitori dovrebbero seguire le raccomandazioni dell’American Academy of Pediatrics.

COLLANA D’AMBRA: NO

Queste collanine si possono trovare nei supermercati, nei negozi per bambini, nelle farmacie (In Francia e Svizzera No), su Internet e costano tra i 15 e i 20 euro. Ma sono realmente efficaci?

Secondo alcuni, la pietra d’ambra avrebbe proprietà analgesiche, disinfiammanti e stimolanti del sistema immunitario.
La sostanza contenuta nella pietra che, grazie al surriscaldamento ottenuto dal contatto con la pelle, sarebbe in grado di apportare questi benefici sarebbe l’acido succinico. Iniziamo col dire che sui presunti benefici dell’acido succinico non esistono riscontri scientifici, a sostenere tale tesi oltre le varie ricerche è anche la geologa Elisa Brussich, che sta muovendo una vera e propria campagna contro tali ornamenti. In secondo luogo, se anche si volesse credere a queste proprietà benefiche, va detto che l’acido succinico, che è effettivamente presente in proporzioni tra il 2 e l’8% nell’ambra baltica tanto da essere chiamato “spirito dell’ambra”, viene rilasciato dalla pietra solo a temperature molto elevate. Nel caso delle collanine d’ambra, quindi, non basterebbe il solo calore del corpo umano a far rilasciare questa sostanza. Al contrario, secondo molti pediatri è concreto il pericolo di soffocamento. Isabelle Claudet, capo del dipartimento di Pediatria d’emergenza del Children’s Hospital di Tolosa, in Francia, ha pubblicato nel 2012 uno studio nel quale ha analizzato il motivo per cui, a dispetto dei rischi, molti genitori continuino a mettere le collanine d’ambra al collo dei loro piccoli, la conclusione è stata che, vedendo la sofferenza dei bambini durante il periodo della dentizione, la percezione astratta del pericolo di strangolamento viene “oscurata” dal tentativo concreto di dargli sollievo. E’ assente invece, secondo i commercianti, sia pericolo di strangolamento poiché le collanine hanno una chiusura di sicurezza con un punto di cedimento, e se la collana viene sottoposta a trazione si apre, sia il pericolo di soffocamento, dal momento che le pietruzze sono bloccate una a una sul filo, e quindi in caso di rottura non esiste la possibilità che gli elementi si sfilino completamente, ma il rischio permane per la singola pietra. In conclusione mi sento di sconsigliare tale prodotto essendo a mio avviso, i rischi maggiori dei benefici, ma per chi non fosse giunto alla mia stessa conclusione poiché mamma, nonne, amiche l’hanno utilizzate senza che capitasse nulla, posso consigliare di non metterle attorno al collo ma alla caviglia così esplicherebbero il loro ruolo a riducendo i rischi.

Ricordo infine che, nei rari casi in cui, la dentizione si accompagna alla febbre il pediatra può consigliare un farmaco antipiretico a basa di paracetamolo (TACHIPIRINA) che, oltre a far abbassare la febbre ha anche un’azione antidolorifica, e in caso di diarrea è molto importante reintegrare i liquidi per evitare il rischio di disidratazione infine se il bambino mostra inappetenza è bene non forzarlo troppo evitando soprattutto di offrirgli cibi o bevande troppo calde che aumenterebbero la sensazione di fastidio.

Interpretare il linguaggio di tuo figlio appena nato? Sì, fallo grazie a questo metodo

Il metodo si chiama “easy” e mai nome è stato più azzeccato!

È un metodo semplice che consiste nel creare una routine di eventi da ripetersi sempre nello stesso ordine durante la giornata.

Come vestire un neonato per le festività natalizie: consigli di stile di una neomamma

Come lo/a vesto per Natale?

Quando si é mamme da poco é anche questo uno degli interrogativi che si aggiunge alla lista mentale già chilometrica.

Se stai pensando “il suo primo Natale deve essere speciale” e sei carica di aspettative ma allo stesso tempo ansiosa ed emozionata devi sapere che anche io lo sono.

Anche se questo per Nina é effettivamente il suo secondo natale, (lei é nata il 12 Dicembre) devo confessarvi che il primo Natale non me lo sono goduto come avrei voluto.

Per questo motivo, ecco qualche consiglio di stile su come vestire a festa la tua piccola lei o il tuo piccolo lui per il suo primo Natale.

Naturalmente, girando per i negozi é difficile non notare i tantissimi abiti a tema natalizio delle vetrine dei negozi per bambini. Vi sfido mamme a non fiondarvi subito dentro per dare un’ “occhiata” a tutte la collezione.

Purtroppo, quello che succede spesso é che l’attimo dopo vi accorgerete che anche se bellissimi quei vestiti sono completamente inadatti.

Allora prima regola: cercate il comfort!
Prediligete dei tessuti comodi come il caldo cotone e con pochi dettagli (no ai glitter e paillettes!).

Un’idea potrebbero essere delle tutine in tartan, a sfondo rosso o con fantasie a tema.
Sono pratica e facilissime poi da lavare qualora si sporcassero (e si sporcheranno!)

Se proprio non amate le tutine, provate con un coordinato di due pezzi: maglioncino e pantaloni per maschietto gonnellina e felpa per femminuccia.

Se invece non volete complicarvi la vita, bastano delle semplici t-shirt a maniche lunghe con scritte a tema Natale o Capodanno: un capo che “fa” subito l’outfit senza investire troppo tempo e denaro.

E se invece di abiti, volete optare per degli accessori?

Ho già in mente due o tre idee che vi renderanno entusiaste e che probabilmente vi faranno “aspettare” la settimana santa con più trepidazione.

  • bretelle (adoro!) per i maschietti, ovviamente di colore rosso
  • cappellini e sciarpette, stile scozzese of course!

I miei consigli per oggi terminano qui ma se vi vengono in mente altre idee, potete commentare l’articolo e io le aggiungerò in seguito.

I regali ideali per Natale

Non so voi ma io amo tantissimo questo periodo dell’anno, le vacanze, l’atmosfera, le luci, le musiche, i dolci e le riunioni familiari…non so proprio cosa ci sia di meglio.

Cosa regalare a un neonato per il primo Natale della sua vita?

Montata Lattea – Iper produzione del Latte Materno

Solitamente la maggior parte delle mamme si preoccupano di avere poco latte, lottano per averne qualche millilitro in più e invidiano coloro che hanno seni abbondanti e pieni. Purtroppo non sanno che, anche questo spesso, può essere causa di problemi. Si può incorrere in spiacevoli ingorghi o ancor peggio a mastiti.

Iperproduzione di latte

La montata lattea può essere davvero abbondante. E’ possibile avere una produzione eccessiva di latte per qualche settimana. Sino ad allora il  seno potrebbe essere spesso rigido e dolente, anche subito dopo le poppate, e potresti notare abbondanti perdite di latte.

La forza della eiezione potrebbe far tossire o rigettare il latte al bambino, che potrebbe vomitarlo appena viene mosso dopo la poppata. Il piccolo potrebbe soffrire anche di mal di pancia o fare popò a spruzzo, schiumose e verdognole.

Le possibili soluzioni sono molteplici:

1.Prova ad allattare con la schiena inclinata all’indietro. Questa posizione permette al bambino di controllare meglio il flusso di latte, e non sprecare neanche una goccia! Le coppe raccoglilatte sono adatte per essere indossate sotto al reggiseno e raccogliere il latte che fuoriesce ma non indossare coppe raccoglilatte per più di due-tre ore consecutive.  Estrai una piccola quantità di latte manualmente prima di ogni poppata per ridurre la forza del tuo riflesso di eiezione.

2.Allatta a richiesta. La produzione di latte si basa su un meccanismo di domanda e offerta: più il bimbo succhia e più latte viene prodotto. In questa fase però può accadere che il seno, se non viene drenato, cioè svuotato, adeguatamente e con una certa frequenza si ingorghi.

Quando si verifica un ingorgo mammario il seno appare gonfio, arrossato e duro. Per alleviare il disagio, la mamma potrà fare degli impacchi caldo-umidi e massaggiare delicatamente il seno e in particolare la zona dolente, così da sciogliere lentamente l’ingorgo.

La mastite è un’infiammazione, che può essere anche di origine batterica, e si manifesta con seno duro e dolente come per l’ingorgo ma si differenzia da questo perché vi è un rialzo della temperatura, che supera i 38.5°, ed è proprio questo l’elemento che permette di diagnosticare questo disturbo. Inoltre la mastite riguarda, in genere, un solo seno, dove possono comparire delle striature rosse, e il dolore è molto intenso. Per risolvere la situazione sono validi i suggerimenti dati per l’ingorgo: quindi impacchi caldo-umidi, massaggi e poppate frequenti per evitare il ristagno di latte. Per ridurre l’infiammazione è fondamentale che la mamma riposi, talvolta è necessario valutare l’opportunità di un trattamento antibiotico. Ricordiamo che un’eventuale terapia antibiotica non rappresenta un ostacolo al normale proseguimento delle poppate dato che, in questi casi, il principio attivo scelto sarà compatibile con l’allattamento al seno.

Se il tuo seno è troppo pieno o se il tuo bambino non succhia bene e non vuoi comprare e usare un tiralatte elettrico, nei primi giorni dopo il parto è più efficace utilizzare la spremitura manuale perché il colostro è presente in piccole quantità. Io consiglio comunque per chi non fosse pratica di questa manovra affittare un tiralatte in farmacia per le emergenze ed evitare il rischio di mastite.

3.La spremitura manuale stimola l’emissione del latte: mettiti comoda e rilassata e pensa al bambino o guardalo. Scalda il seno, massaggiandolo delicatamente. Rigira dolcemente i capezzoli tra le dita e il pollice. (Quando avrai familiarizzato con questa pratica, potresti non aver più bisogno di stimolare la fuoriuscita del latte). Palpa dolcemente il seno alla distanza di circa 4 cm dal capezzolo, fino ad identificare una parte di seno che sembra avere una consistenza diversa. Una volta trovato il punto metti il pollice e l’indice a C (il pollice sopra e l’indice sotto). Puoi sostenere il seno con le altre dita. Spingi delicatamente pollice e indice all’indietro verso la parete del torace. Quindi premi il pollice contro l’indice, comprimendo il seno. Rilascia la pressione e ripeti i movimenti più volte fino a che il latte inizia a fluire; potrebbero volerci alcuni minuti. Dopodiché, il latte potrebbe uscire a zampilli o a fiotti; quando la fuoriuscita di latte rallenta, ruota le dita intorno al bordo dell’areola, verso un’altra parte del seno e ripeti le stesse manovre. Quando la fuoriuscita di latte cessa, passa all’altro seno, allo stesso modo. Puoi passare più volte da un seno all’altro, se necessario; se il latte non esce, prova ad avvicinare o allontanare le dita dal capezzolo oppure prova un massaggio dolce.

Vuoi sapere come conservare il Latte materno?

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Hai poco latte? Qui trovi alcuni consigli su come aumentare la montata lattea

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Omogeneizzati – Tutto quello che c’è da sapere, Pro e Contro

Se sei arrivata al momento di comprare o decidere se utilizzare gli omogenizzati, questo articolo è quello che fa per te. Ti farò vedere i pro e i contro degli omogenizzati e in più ti darò qualche consiglio su quali acquistare eventualmente.

Iniziamo dai contro

I Contro degli omogenizzati

  1. vengono eliminate tutte le parti considerate “indigeste” come per esempio la cellulosa della frutta, che in realtà sono necessarie per un buon funzionamento intestinale.
  2. le qualità nutritive (apporto vitaminico, minerali) rispetto ad un alimento fresco sono ridotte notevolmente si perde “l’energia” nutritiva dell’alimento.
  3. contengono conservanti che alterano i sapori e fanno perdere il contatto al bambino con il reale sapore degli alimenti perdendo la stagionalità degli alimenti.
  4. La pubblicità li presenta come controllatissimi, ma da test effettuati a campione da altroconsumo in due omogeneizzati sono state trovate tracce di antibiotici (nei limiti dei valore ma comunque presenti): Nestlè Mio Omogeneizzato pollo, Mellin Omogeneizzato con carne di pollo.

I Pro degli omogenizzati

  1. Le modalità di cottura garantiscono più proprietà nutritive rispetto ad alimenti che vengono surgelati a casa. Soprattutto le verdure che essendo cotte più velocemente ad alte temperature a differenza della cottura lenta di un’ora.
  2. Comodità, praticità, trasportabilità e varietà. Pronti per l’uso, gli omogeneizzati si conservano bene e non si deteriorano perché i vasetti sono chiusi ermeticamente. Un paio di vasetti e qualche pannolino ci consentono una gita fuori porta con bambini e senza impegni. Possono rappresentare anche un buon sostituto alle pappine durante i viaggi o quando siamo in vacanza privi dei comfort delle nostre cucine o desiderosi di assoluto relax.

Alla luce di queste considerazioni, gli omogeneizzati, così come i liofilizzati, non sono indispensabili; probabilmente per alcuni sono proprio inutili. Ma per altri possono essere una scelta e per altri ancora dei prodotti da usare in caso di emergenza.

Quindi, come sceglierli?

Per scegliere l’omogeneizzato è sempre importante controllare l’etichetta e…

  • preferire prodotti senza sale aggiunto: limitare l’apporto di sale è importante a tutte le età, ma soprattutto nel primo anno di vita, sia perché i sistemi metabolici, a cominciare da quello renale, non sono ancora maturi, sia per impostare una soglia bassa del gusto salato da adulto;
  • preferire prodotti senza zucchero aggiunto: è importante limitarne l’apporto sia per l’effetto diretto sulla salute, ), sia perchè i bambini vengono abituati fin da subito ai sapori molto dolci, potrebbero poi avere delle difficoltà nell’apprezzare il gusto di altri cibi;
  • leggere sempre bene la lista degli ingredienti e confrontare i prodotti: le marche di omogenizzati hanno percentuali diverse di carne che si aggira intorno al 40%; in quelli di pesce la percentuale di questo ingrediente è bassa (18%)
  • leggere se è presente l’olio e la sua origine: non tutti i prodotti hanno l’olio nella loro formulazione, ma se è presente deve essere indicata l’origine. Per esempio l’olio di girasole, una valida alternativa all’olio d’oliva, da preferirsi all’olio di palma o di cocco, entrambi ricchi di grassi saturi.

Detto ciò vi posso dare i dati delle ricerche che ho effettuato:

QUALITATIVAMENTE:

Dal migliore al peggiore (le percentuali di ingredienti possono variare da gusto a gusto)

ECONOMICAMENTE:

Dal meno caro al più caro
Nipiol, Mellin, Hipp Bio, Plasmon, AlceNero Bio

Concludendo vi dirò come mi comporto io:

Sicuramente gli omogeneizzati di frutta sono di rapida preparazione e scartando la buccia, relativamente sicuri, quindi personalmente questi li faccio al momento considerando che un pugno di frutta pulita equivale circa ad un vasetto.

Per quanto riguarda la verdura in caso di brodo fresco di giornata utilizzo il passato del brodo in caso contrario preferisco i vasetti rispetto al prodotto congelato che dopo essere stato bollito perde praticamente tutte le proprietà. Meglio poche del vasetto che nulle del prodotto congelato.

Per la carne e il pesce non so cosa pensare a riguardo.
Si legge spesso che il consiglio è quello di preparare il più possibile in casa gli omogenizzati, ma a meno che non si abbia un macellaio e una pescheria di fiducia, i prodotti acquistati al supermercato chi mi dice che non abbiano antibiotici e conservanti? Così facendo credo peggiorerei la situazione almeno gli omogenizzati essendo destinati ai neonati hanno dei parametri più rigidi si controllo e sicurezza credo. Senza contare la varietà di sapore.

E’ anche vero che è inutile garantire cibi supercontrollati, solo tra 6 mesi e 3 anni e dopo? Dopo i 3 anni si possono mangiare porcherie, perché? Che fare quindi? Sono in cerca di un macellaio di fiducia e per il pesce, abitando in Piemonte, mi affido al signore.

Per quanto riguarda la scelta degli omogeneizzati io scelgo la qualità piuttosto che il pezzo. Acquisto Hipp o Plasmon per la frutta. Pesce Mellin. Carne Verdure e Formaggino Hipp.

Io una volta scelta la marca da utilizzare, ho fatto un confronto tra i punti vendita vicino a casa mia in modo da acquistare al prezzo più conveniente, inoltre sapendo i prezzi di quel particolare prodotto posso facilmente capire se incontro delle offerte altrove se mi convengono realmente oppure no rapportandoli a quello acquistato abitualmente.

Purtroppo nelle varie zone d’Italia i prezzi cambiano pertanto io vi posso dire che i prezzi migliori (escluso offerte li ho trovati al Carrefour), ma vi consiglio di fare un confronto come il mio e una volta che avete scoperto qual è il supermercato con i prezzi migliori, quando vedrete delle offerte in giro potrete sempre rapportarle a quanto spendete solitamente.

Offerte:

Se avete buoni sconto utilizzati quando il supermercato mette il prodotto in offerta così lo pagherete ancora meno! (Es. avevo un buono 0.50€ degli omogenizzati mellin il supermercato li aveva messi in offerta a 0.80 in più il martedì faceva il 10 % di sconto su tutta le spesa, praticamente li ho pagati meno di 0.20€)

  • HippBio Frutta puoi trovarlo qui.
  • Plasmon Frutta puoi trovarli qui.
  • Mellin Pesce puoi trovarli qui.
  • Mellin Carne puoi trovarlo qui.

Kit Essenziali, omaggi e tutto l’occorrente per il tuo piccolo che sta per arrivare

Se stai aspettando un bambino o sei mamma di un neonato e sei alla ricerca di campioni omaggio per la gravidanza e buoni sconto per prodotti per bambini, in questo articolo scoprirai come ottenerli facilmente e completamente gratis.

Prima di iniziare con gli omaggi online, vorrei farvi presente che alcuni comuni italiani distribuiscono KIT NASCITA molto capienti quindi la prima cosa da fare è informarvi se il vostro aderisce a questa iniziativa. Sarà sufficiente anche solo una telefonata per verificare e ritirare il pacco.

Il secondo passo che consiglio è quello di  fare un giro nelle farmacie e para-farmacie del tuo quartiere. In particolare recatevi presso quelle che hanno una vendita dedicata ai prodotti per l’infanzia, spesso elargiscono dei Kit specifici. Io ne ho preso più di uno.

Il Kit conteneva:
Un pannolino Pampers, 4 sconti Pampers, un adesivo bimbo a bordo e un metro da attaccare a casa per l’altezza dei bambini, 1 sconto di Original Marins, e un tubetto campione di connettivina baby.

KIT SVEZZAMENTO MELLIN

Tutti gli iscritti al programma Liberi di diventare grandi con Mellin ricevono un cofanetto gratuito senza alcun obbligo di acquisto. Per ricevere il kit svezzamento omaggio occorre iscriversi al sito entro il 6° mese del tuo bambino.  L’iscrizione ti darà modo inoltre di ricevere la newsletters di mellin che propone periodicamente sconti per l’acquisto on line di prodotti.

Io ho ricevuto il Kit al compimento del sesto mese e conteneva: una borsa termica, 1 campione omaggio di pastina Mellin da 50 g, 8 buoni sconto per fare la spesa, un codice coupon da utilizzare sul sito mellin che sconta di 10 € l’acquisto su un minimo di 50 € di spesa.

Per qualsiasi dubbio o ritardo nella spedizione del cofanetto omaggio puoi chiamare il servizio consumatori Mellin al Numero Verde 800-737340

Visita il sito e compila il modulo per ricevere a casa gratuitamente il cofanetto omaggio per bambini.

WELCOME KIT DOLCE ATTESA

L’iscrizione al sito Dolce Attesa e la ricezione degli omaggi è completamente gratuita e non prevede alcun impegno e nessun obbligo di acquisto.

Il Cofanetto Welcome Kit Dolce Attesa ed  i campioncini e omaggi  al suo interno cambiano sempre a seconda della disponibilità. Io ho ricevuto il Kit circa un mese dopo la richiesta, e conteneva: Un ciuccio, e 5 sconti assortiti. Richiedendo il cofanetto riceverai anche gratis tre numeri della rivista mensile Io e il mio Bambino che arriverà gratuitamente a casa tua ogni mese per tre mesi senza alcun impegno o obbligo di acquisto. Le riviste arrivano con un bollettino allegato che potrai utilizzare nel caso in cui deciderai di abbonarti. Se non vorrai abbonarti alla fine dei tre mesi non dovrai dare alcuna disdetta, non partirà alcun abbonamento e non dovrai pagare niente.

Se dopo due mesi dalla richiesta non hai ricevuto il cofanetto puoi scrivere a questo indirizzo e-mail marketing.sfera@rcs.it oppure chiamare il numero 02 25841.

Per ricevere il cofanetto ti basta visitare il sito e compilare il modulo con il tuo nome e la data di nascita del bambino, poi clicca in fondo sul tasto VAI per accedere alla seconda pagina dove dovrai inserire il tuo indirizzo per la spedizione del cofanetto omaggio.

PANNOLINO HUGGIES

Vuoi ricevere un campione Huggies?

Visita il sito, compila il form e richiedi un campione gratuito di Huggies nei modelli:

  • Huggies Extra Care bebè taglia 1 e 2
  • Huggies Extra Care taglia 4
  • Huggies Ultra Comfort taglia 4
  • Huggies Pannolino Mutandina taglia 3 e 4

Sono arrivati circa una settimana dopo la richiesta. Io ne ho chiesti due campioni, uno richiesto da mio marito e uno da me. Ogni campione sono 2 pannolini quindi me ne sono arrivati 4.

PANNOLINO LILLYDOO

Visita il sito e scegli la taglia. Prova i 10 pannolini e le 15 salviettine umidificate.

Loro ti regalano i prodotti, tu paghi solo le spese di spedizione di 3,90€.

HUMANA CLUB

L’azienda specializzata in prodotti alimentari per neonati, ha infatti realizzato una piattaforma interamente dedicata ai coupon, da dove è possibile scaricare i buoni sconto per risparmiare sulla spesa mensile dei nostri bimbi.

Per scaricare subito i buoni sconto Humana, visita e iscriviti al sito, quindi aspetta la mail che ti permetterà di confermare la tua iscrizione. Accedi al portale e scegli i buoni sconto che ti interessano, stampali e usufruisci delle offerte semplicemente presentandoli nel punto vendita!

Attualmente sono disponibili 6 coupon: latte di proseguimento, latte crescita, Humana Baby, Omogeneizzati di carne bio, omogeneizzati di frutta bio e integratori alimentari. Ricordati che puoi stampare 1 solo buono sconto per prodotto e che i buoni sconto disponibili cambiano ogni mese. Potrai utilizzare i coupon Humana entro 30 giorni dalla data di stampa. Per non sbagliarti controlla sempre la data di validità riportata su ciascun buono sconto. Buon risparmio a tutte!

Utilizzate i buoni sconto quando il supermercato mette il prodotto in offerta così lo pagherete ancora meno!

Vi ricordo i post sul risparmio dell’acquisto di latte, pannolini e omogeneizzati.

RACCOLTA PUNTI “REGALI DEI DESIDERI PAMPERS”

Sul sito pampers c’è tutta una sezione dedicata a Promo e concorsi, vi consiglio di andare a leggere le indicazioni, ma io vorrei parlarvi della raccolta punti che mette a disposizione regali e omaggi certi e sicuri.

L’attuale Raccolta punti Pampers “Regali dei Desideri 3.0” ha scadenza il 31.10.18 ma ogni anno viene attivata quella nuova. Cominciate dalla nascita a raccogliere i codici, perché sono i momenti in cui si consumano più pannolini e sicuramente vi ritroverete con uno dei 20 fantastici premi dedicati ai tuoi bambini, gratis tra le mani. Inoltre, una volta raggiunta una specifica soglia punti, riceverai automaticamente un omaggio digitale, senza dover spendere alcun punto.

Ecco l’elenco:

  • 1° codice inserito: shopping card SviluppoFoto da 5€.
  • 2° codice: 2×1 per Rainbow MagicLand – shopping card QVC da 10€.
  • 10° codice: libro personalizzato Bubuk – 3×2 al parco divertimenti Mirabilandia – quadretto personalizzato Tonki.

Un altro vantaggio è che è solo ed esclusivamente DIGITALE. Non si incollano punti, non si invia la cartolina, si scarica invece un’app “Pampers Regali dei Desideri 3.0” si scrivono i codici e si richiedono i regali, comodissima e a prova di sprechi di tempo.

Puoi guadagnare punti semplicemente acquistando i prodotti pampers:

  • codice regolari, all’interno dei pacchi di pannolini Pampers Baby Dry e Sole & Luna;
  • codice Star, all’interno dei pacchi di pannolini Pampers Progressi, Pampers Easy Up e Pampers La Mutandina;
  • codice salviettine, sui pacchi delle salviettine Pampers;
  • codici multipli, all’interno dei formati speciali in cartone dei pannolini Pampers e salviettine Pampers.

Oppure con i codici Star omaggio, senza acquistare nulla, in uno dei seguenti modi:

  • completando i Baby Games;
  • partecipando alle attività comunicate sul sito o nei punti vendita;
  • rispondendo a sondaggi;
  • scrivendo recensioni sulla nuova raccolta punti Pampers;
  • diventando ambasciatrice Club Pampers, tramite la condivisione della raccolta sui social network.

Per inserire i codici, segui questo link: https://www.regalideidesideri.it/codici  e registrati al Club Pampers oppure accedi con le tue credenziali qualora fossi già iscritta.

Visita il sito Pampers per leggere il regolamento completo, la lista premi, indicazioni su dove trovare i codici nelle confezioni.

La Nanna – Tutto quello che hai sempre voluto sapere

Buongiorno a Mamme

Oggi vi parlerò di un argomento che mi sta molto a cuore, e sono certa che sia particolarmente importante anche per tutte voi, forse l’esigenza primaria a cui quasi tutte cerchiamo risposta…come far addormentare il piccolo nella culla e dormire sonni tranquilli. Le domande che ci siamo poste riguardo l’argomento nanna, sono sicuramente molteplici:

Le prime notti, la mia piccolina era un angelo, dormiva beata nella culla, che dolce ancora doveva abituarsi alla nuova realtà. Ero io l’ingenua, che per paura che non respirasse per la coperta, piuttosto che il rigurgito o motivazioni che mi creavo io nella testa, ogni mezz’ora mi svegliavo per controllare che fosse tutto ok e viva soprattutto, stessa ragione per cui quando ero sola e lei dormiva io non facevo lo stesso.

Niente di più sbagliato!

Adesso ditemi che non lo avete fatto anche voi? Quando dopo alcuni giorni ha cominciato a prendere il ritmo e a quel punto era lei a svegliarmi, le mie ore di sonno hanno cominciato a diminuire drasticamente, e così anche la mia sanità mentale. A questo si è aggiunto il fatto che volesse stare sempre in braccio, di notte ma anche giorno, ormai si era abituata, è stato il momento in cui ho deciso che dovevo correre ai ripari.

Vi posso solo dire che la mia piccolina dopo poco meno di 2 mesi dormiva già tutta la notte nella culla, e io anche ma comodamente nel mio lettone.

Ma andiamo in ordine, partiamo dalla prima domanda:

MEGLIO CULLA O LETTONE?

Finalmente vi svelerò qual è la cosa giusta da fare a riguardo! Vi sarete già scontrate con sostenitori delle diverse tesi e se state cercando una risposta vi sarete imbattuti sia in articoli che dimostrano che il “sonno condiviso” agevoli il legame genitori e figli e in altri che affermano che aumenta il rischio di SIDS e disturbi del sonno, quindi qual è la risposta alla domanda iniziale? La risposta è che non c’è una cosa giusta o una sbagliata in assoluto, ma il metodo che dovete scegliere è quello che semplicemente vi fa stare più tranquilli!

Leggete tutto  nell’articolo “Meglio culla o lettone?”

COME RIDURRE IL RISCHIO DI SIDS?

Per prevenire la sindrome della morte improvvisa infantile (Sudden Infant Death Syndrome – SIDS), conosciuta anche come morte in culla, che consiste nel decesso improvviso del bambino (picco è fra i 2 e 4 mesi di età, soprattutto nel periodo invernale; è più rara dopo i 6 mesi, eccezionale nel primo mese, ma l’attenzione va mantenuta alta fino al tutto il primo anno), potete leggere qui dei consigli su come ridurre il rischio di SIDS.

In tema di sicurezza nello stesso articolo trovate anche una piccola guida su come mettere in sicurezza la culla

Ma torniamo al nostro argomento nanna.

COME ASSOCIARE LA NANNA A UN FATTO POSITIVO?

Iniziamo con il dire che per i bambini il momento della nanna è vissuto come separazione quindi per portarsi avanti l’ideale sarebbe agire per cambiare questo sentimento sin dai primissimi giorni. Potrebbe essere utile tenere a mente alcuni fattori che trovate nel post “Come associare la nanna a un fatto positivo”

COME ABITUARLO ALLA CULLA IN 3 GIORNI

Mamme ora il momento tanto atteso, la risposta alla domanda più importante. Io la risposta l’ho trovata in questo libro:

Il linguaggio segreto dei neonati”di Trancy Hogg.

Personalmente adoro tutti i suoi libri. Li potrete trovare tutti a questo link.

Per me questo libro è stata la salvezza. Nei momenti iniziali avere delle risposte concrete è fondamentale e io le ho trovate più in questo libro che in tante persone.

Qui ho riassunto le cose più importanti da sapere. Leggete “Come abituarlo alla culla in 3 giorni!” e non ve ne pentirete nemmeno per un minuto. Lo ripeto, per me è stato la salvezza!

Perché NON DORME SERENO?

I disturbi del sonno a volte sono inevitabili. Anche bambini che di solito dormono bene possono attraversare questi periodi di irrequietezza. Questo accade spesso e le cause possono essere diverse. Le ho raccolte in un post sul perché non dorme sereno qui.

Quali sono i migliori pannolini in commercio in rapporto qualità – prezzo?

Buongiorno mamme oggi vi parlerò di… PANNOLINI!

Diciamoci la verità, di tutti gli acquisti che si devono fare per i neonati, i pannolini, considerata la loro vita media e soprattutto l’esborso di denaro che richiedono, sono la spesa meno accettata di tutte eppure non se ne può proprio fare a meno.

Cominciamo a fare una distinzione fondamentale, in commercio si trovano sia i pannolini lavabili che quindi si possono riutilizzare, sia i classici usa e getta.

Usa e getta:

Sul mercato si possono trovare innumerevoli varianti: in base al sesso, alle taglie (primi giorni, primi mesi e primi passi), la versione da notte e quella da giorno.

Che dire iniziamo con alcuni consigli:

Non fare molta scorta delle taglie 1 e 2 poiché il piccolo cresce in fretta,  dalla taglia 3 si può cominciare ad aumentare la quantità, ma è dalla 4 che si rimarrà un po fermi.

Secondo consiglio, prima di avventarsi sui pacchi maxi occorre provare prima i pannolini, sia per evitare che non siano ben tollerati dal piccolo, e sia in quanto non tutte le marche hanno la stessa vestibilità.

Consiglio 3: Per la taglia attenetevi a grandi linee rispetto a quanto  indicato nelle confezioni, ma fate più riferimento alle dimensioni del bambino, inoltre quando cominceranno a esserci frequenti fuoriuscite, soprattutto nella parte superiore è perché ormai la taglia è da aumentare.

Sebbene io sia qui a recensire la qualità di diverse marche e darvi consigli d’acquisto,  soprattutto in relazione ai prezzi, mi sento di poter affermare che sono una fan sfegatata dei pampers progressi. Credo siano il top della gamma e ineguagliabili, non per niente utilizzati nei reparti di maternità.  La scelta da fare, per me, sarebbe ovvia peccato che ci si debba scontrare con il prezzo che è anch’esso il top della gamma, ma in negativo purtroppo.

Se state leggendo questo post con la speranza che vi dica la marca di pannolini alternativa ai pampers progressi mi spiace deludervi ma ancora non è stata inventata.

Per quanto riguarda tutte le altre marche se avrete modo di confrontarvi con amiche non troverete mai una risposta univoca poiché i pannolini sono un po’ come il latte artificiale, ogni bambino risponde in modo differente … ci sono mamme che si trovano benissimo con una marca e altre che quella marca la denigreranno e quindi che fare?

Le alternative sono due :

1.Scegliere di acquistare i pampers progressi a cifre ragionevoli, cercando di spendere il meno possibile.

La quasi totalità delle mamme con cui ho parlato li reputa i migliori, ma ad un certo punto li abbandona a causa dei prezzi elevati. Vorrei offrirvi una soluzione per ovviare a questo problema:

  • Acquistare on-line…Attenzione però non sempre è vantaggioso come si pensa,  al prezzo del pannolino occorerà aggiungere quello delle spese di spedizione, quindi fate bene i calcoli. Vi consiglio il sito su cui acquisto di più: Amazon 

    Frequentemente ci sono offerte e l’ultima volta ho acquistato 208 pannolini Pampers taglia4 a 43.04 €,poco più di 0.20 € a pannolino, fantastico! I costi di consegna sono pari molto bassi euro o gratuiti e hanno il miglior assortimento in circolazione.

  • Acquistare i Pampers tedeschi o inglesi, quasi identici a quelli italiani ma con un prezzo inferiore. Non sono proprio uguali, ma è un buon compromesso tra la qualità alla quale siete abituati e un buon prezzo.

I New Baby o premium protections sono i progressi italiani mentre i baby dry sono chiamati esattamente come i nostri. Vi riporto i link sotto, come noterete rimaniamo al di sotto dei 0.19 € a pannolino che per i pampers è un miracolo.

Se invece volete i pampers progressi italiani a tutti i costi vi basterà attendete le promozioni.

Ovviamente è importante puntare sui multipack (pacchi famiglia) e cercare offerte e promozioni spesso lanciate sia nei negozi tradizionali che online. Vi assicuro che i supermercati effettuano le promozioni dei pannolini a rotazione quindi un mese ci saranno i progressi, un mese i sole e luna e infine i baby dry.

Gli ultimi maxi pacchi che ho acquistato al Carrefour sono i Baby dry taglia 3×168 pz a 28.99€ cioè 0.17€ pannolino e taglia 4×156 pz a 28.99€ cioè 0.19€ pannolino.

Se si presta attenzione si riesce a non spendere eccessivamente per un pannolino che a prezzo pieno costano cifre improponibili.

Pampers New Baby 1 (poco più di 0.19 € pannolino) li potete trovare qui.

Pampers Simply Dry 3X 180 pannolini  li potete trovare qui.

Pampers New Baby 0X 24 pannolini li potete trovare qui.

Pampers New Baby 1X 144 pannolini li potete trovare qui.

Pampers Premium Protections 2X 240 pannolini li potete trovare qui.

Pampers Baby Dry 3X 198 pannolini li potrete trovare qui.

2.La seconda alternativa è provare le altre marche, facendovi un po guidare da questa recensione che vi chiarirà alcuni dubbi ed esporrà  le caratteristiche ritenute importanti per la scelta che andrete a compiere.

Vi stilerò la mia personale classifica, motivata dalle mie recensioni. I prezzi riportati sono considerati in assenza di promozioni particolari quindi a prezzo pieno.

  • Pampers PROGRESSI (1° Posto nella mia classifica personale QUALITA’ OTTIMA, ovviamente li acquisto solo in offerta)

Prezzo: Prezzo che in base alle taglie varie da 0.3 a 0.45 pannolino circa

Assorbimento:  Ottimo, bordi ampi e retina che trattiene la pupù liquida in modo che non sia a contatto della pelle e rimanga sempre sottile, banda che si colora se bagnato nelle taglie 1-2-3.

Perdite: Nessuna

Tenuta: Extraforte Ottimo, bande elastiche e linguette che si attaccano benissimo

Traspirabilità: Super morbido e sottile permette massima traspirabilità

  • Pampers BABY DRY (2° Posto nella mia classifica personale, QUALITA’ ELEVATA)

Prezzo: Prezzo che in base alle taglie varie da 0.33 a 0.40 pannolino circa

Assorbimento:  Super assorbente anche se si gonfiano molto, bordi ampi.

Perdite: Nessuna

Tenuta: Molto Buono bande elastiche avvolgenti

Traspirabilità:  morbidi al tatto, la loro particolare struttura lascia passare liberamente l’aria al suo interno per una naturale traspirabilità anche se si gonfiano, inoltre hanno una lozione con aloe per evitare irritazioni ed effettivamente mi durano tutta la notte senza mai un rossore.

  • Huggies BEBE’ (2° Posto nella mia classifica personale qualità elevata) I primi mesi, visto il costo dei pampers progressi, ho cercato un pannolino che rispondesse al meglio alle mie esigenze e mi sono orientata sugli huggies e devo dire che mi sono trovata bene…la taglia 1 e 2 le ho trovate molto simili per qualità a pampers progressi, stessa leggerezza, stessa banda colorata per la pipì, stessa assorbenza insomma non capivo perché tutta questa diffidenza nei confronti di questa marca, purtroppo però dalla taglia 3 in poi mi è sembrato di cambiare pannolini. L’odore è orrendo, a volte non capisco se ha fatto la pipi o è proprio il pannolino a puzzare inoltre non ha più la banda colorata ed è molto più spesso e plasticoso. Avvicinandomi alla stagione estiva ha iniziato talvolta a dare problemi di arrossamento, essendo spesso, non è molto traspirante anche se continua ad essere assorbente.

Prezzo: Prezzo che in base alle taglie varie da 0.20 a 0.24 pannolino circa. I prezzi non sono concorrenziali ameno che non ci siano delle offerte al supermercato, in compenso vi allego due link vantaggiosi:

Huggies 1 (0.16 € pannolino) : https://amzn.to/2RtAHqe

Huggies 2 (0.20 € pannolino) : https://amzn.to/2O80B4u

Assorbimento: Ottimo, bordi ampi, rimane sempre sottile, banda che si colora se bagnato.

Perdite: Nessuna

Tenuta: Bande elastiche buone

Traspirabilità: Super morbido e sottile permette massima traspirabilità

  • LUPILU’ del lidl (3° Posto nella mia classifica personale qualità molto buona)

Prezzo: Prezzo è d circa 0.16 € pannolino

Assorbimento: Buona assorbenza grazie a uno strato assorbente aggiuntivo, hanno il comodo indicatore di umidità che cambia colore quando il bambino ha fatto la pipì

Perdite: Poche, è presente una banda elastica in vita che trattiene anche le fuoriuscite superiori

Tenuta: Bande elastiche ottime e confortevoli

Traspirabilità: Rivestimento super morbido e sottilissimo per ridurre l’umidità e evitare irritazioni

Prezzo: Sia Chicco che Conad hanno un prezzo medio di 0.21 € pannolino

Assorbimento: Buona assorbenza grazie a uno strato ultra assorbente.

Perdite: Poche, è presente una banda elastica extra contenitiva

Tenuta: Bande elastiche buone

Traspirabilità: Tendono a rimanere umidi al tatto, morbido internamente ma plasticoso esteriormente

Prezzo: Pampers Prezzo che in base alle taglie varie da 0.24 a 0.35 pannolino circa; (Carrefour Baby circa 0.13 € pannolino, Eurospin 0.15 € circa)

Assorbimento: Buona assorbenza con micro granuli assorbi-pipì

Perdite: Qualcuna

Tenuta: Bande elastiche non molto elastiche

Traspirabilità: Relativamente Sottili, con lozione all’aloe per evitare irritazioni e profumo alla camomilla

Prezzo: Huggies Prezzo che in base alle taglie varie da 0.35 a 0.42 pannolino circa;( Trudy circa 0.21€; Coop circa 0.19 €; Esselunga 0.16 €)

Assorbimento: Buona assorbenza

Perdite: Poche, è presente una banda elastica in vita che trattiene anche le fuoriuscite superiori

Tenuta: Bande elastiche non molto elastiche e linguette che tendono a rimane in mano

Traspirabilità: Sono molto rigidi e spessi e purtroppo tendono a surriscaldare il culetto esponendolo ad irritazioni.

Perché i pannolini lavabili sono una valida alternativa?

Per quanto riguarda questo tipo di pannolini ci sono sempre molti pregiudizi a riguardo.

Iniziamo con l’elenco dei fattori positivi:

Ecologici, poiché evitano tonnellate di rifiuti;

Salutari, perché realizzati in cotone privi di sostanze chimiche che possono causare irritazioni e arrossamenti;

Aumentano il controllo delle funzioni fisiologiche, facendo associare la sensazione di bagnato al fare pipì e favorendo così un più precoce passaggio alla mutandina;

Più economici rispetto ali usa e getta;

Elimina il pensiero di rimanere senza;

Dopo aver letto questo elenco immagino che anche voi vi chiediate come mai non sono molto utilizzati?

Gli elementi ci sono tutti, sono vantaggiosi sotto tutti gli aspetti ma la gente preferisce ugualmente pagare di più e avere più disagi per un motivo…la comodità…ma questi pannolini sono effettivamente scomodi? Io ho sempre pensato “che schifo lavare pannolini sporchi” ma ignoravo il vero funzionamento. I pannolini lavabili sono disponibili sul mercato in diverse tipologie e modelli, ecco i principali:

All-in-Two (a due pezzi): sono pannolini composti da una parte interna assorbente, biodegradabile usa e getta e una mutandina impermeabile da sovrapporre esternamente;

Pocket: la loro caratteristica è la forma a ‘tasca’, appunto. Sono formati da una parte interna in e una esterna cucite assieme. Nella tasca si inseriscono degli inserti assorbenti di diversa tipologia a seconda delle specifiche necessità. Sono realizzati in materiali naturali o sintetici (pile, cotone, canapa, bambù, microfibra, spugna, flanella) che tratterranno la cacca e potranno essere gettati direttamente nel wc perché interamente biodegradabile. In alternativa esistono veli in micropile dove la pupù non si attacca e può essere gettata nel wc;

All-in-One (ad un unico pezzo): Sono i più simili ai pannolini usa e getta; Ciripà, pannolini di stoffa in cui sopra ci si mette la mutandina impermeabile.

Ok gli ultimi due non sembrano proprio praticissimi soprattutto quando non fa la pipì, ma per quanto riguarda i primi due modelli sono utilizzabilissimi, la popò finisce nel wc e la pipi si lava. Io nella mia concezione credevo che si dovesse lavare in ogni caso tutto e l‘idea non me li rendeva allettanti ma dopo essermi resa conto che mi sbagliavo perché non li ho presi in considerazione?

Semplice richiedono uno esborso iniziale non indifferente.

Il costo di un kit di pannolini lavabili va dai 400 a 800 euro una tantum.

Ovviamente nel lungo periodo conviene rispetto a quelli usa e getta, considerando che in base alla marca si spende da 600 a 1500 € l’anno (si deve considerare un utilizzo di 2.5/3 anni).

Il problema è che acquistare a questa cifra, decisamente significativa, non avendoli mai provati prima mi ha portato, mio malgrado, a ripiegare sui tradizionali pannolini usa e getta. Indubbiamente se avessi avuto dei campioni da provare, una possibilità gliel’avrei data per valutare se facessero a caso mio.